Temptation Island: come aiutare (a casa loro) gli uomini affetti dalla Sindrome Mauro Donà

Ieri sera stavate incollate/i davanti al vostro ventilatore con la vita sociale azzerata e per sbaglio (sempre per sbaglio) avete acceso Canale 5? Vi sarà capitato di vedere in un reality chiamato Temptation Island la magnifica scena di una donna – tale Isabella- che osservava stupefatta il suo uomo Mauro Donà impazzire dietro a una ragazza più giovane di lei.

Mentre leggete la guida che segue, consigliamo di ascoltare questo brano

La sindrome di Mauro Donà colpisce una sostanziale fetta della popolazione maschile, ma è stata ultimamente osservata dagli scienziati anche in alcuni esemplari di sesso femminile (dette Milf). Il dramma di questa sindrome è la sua difficile individuazione, dato che è una malattia esantematica. A volte non ci si accorge nemmeno di averla passata, altre ci si sta sotto per settimane, a seconda dell’età nella quale si contrae la sindrome che, stando alle statistiche, potrebbe portare dei danni, anche gravi. Alcuni sintomi delle manifestazioni più violente della Sindrome di Donà sono: repentina e inspiegabile tendenza del soggetto a esprimersi in romagnolo, bizzarre domande sulla propria prestanza fisica, tendenza a iscriversi a corsi di tennis-nuoto-calcio. Ma come sopravvivere se il tuo compagno diviene vittima della sindrome di Mauro Donà? E sopratutto come affrontarla senza ricorrere all’uso delle armi da fuoco?

Uno dei profondi dialoghi tra Mauro e Marta. Da notare il "ragazzo"
Uno dei profondi dialoghi tra Mauro e Marta. Da notare il “ragazzo”

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COME NASCE LA SINDROME

A meno che non stiate con Giovanni il re della riviera romagnola il vostro lui non si accorgerà nemmeno di essersi beccato la sindrome di Mauro. All’improvviso, per caso, spunterà una ragazza più giovane che mostrerà interesse per l’ego del vostro compagno, o per i suoi soldi, dipende dalla panza del soggetto. Lui inizialmente si sentirà come illuminato dal proverbiale fascio di luce celeste che filtra dalle nuvole. La vacuità della sua trista esistenza senza senso verrà dipanata dal vento fresco della giUoventù, egli si sentirà financo più giovane dei 18 anni che crede già di avere. Lei, che sa come ottenere un tiffany nella vita, gli chiederà che fa nella vita, cosa gli piace, gli chiederà di lui. E tu, presa da tutte le tue cose non più da diciannovenne, questa cosa di interessarti a lui come se fosse uno perfetto sconosciuto non la fai più, dato che purtroppo lo conosci bene. Sei sempre la sua compagna. L’amore della sua vita. Solo che sei VECCHIA.

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FASE UNO, LA NEGAZIONE

Quindi, quando lui si accorgerà di esser diventato improvvisamente oggetto di interesse altrui, potrebbe anche negare. Schernire la corte. Perché lui è una persona “seria”. Un po’ come ha fatto il buon Mauro davanti ai compagni d’avventura televisiva:

Scusatemi (riferito agli amici) ma io le ho lasciato la mano. Io devo pensare al mio rapporto…

Certo.

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La realtà
Lui:”Ti prego, ascoltami”
L’altra: “No”

SCOPRIRE LA MAURITE (O FARE FINTA DI IGNORARLA)

Un grave errore è sottovalutare, non accorgersi di quello che sta accadendo. Però succede e tu, tu sola, non ci puoi fare niente. Davanti al fatto compiuto la prima sensazione è di smarrimento. Il tuo uomo è impazzito all’improvviso, come se avesse la menopausa. Lui così responsabile, così preciso, così abbronzato. Magari avrà la decenza di mollarti prima che la tua testa inizi a pesare gravemente sotto delle “giovanissime” corna da alce. Sta di fatto che comunque ti ha mollata. Per un’altra. E incolpi lei. O te stessa.

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Sbagli.

IL VERO MOTIVO DELLA MAURITE? LA SCIENZA NON HA ANCORA TROVATO UNA CAUSA

La causa non è la taglia 40 dell’altra, né i tuoi completini intimi finiti nella lista di “Chi l’ha visto”. Sono solo cose da contorno. L’uomo diventa Mauro Donà perché è destinato ad esserlo. Si tratta di un problema suo, del suo Dna. Si tratta di lui, della sua vita, di quello che gli va stretto, del dramma che vive da 20 anni, quando ha smesso di essere 18 enne senza farsene una ragione. Solo lui può risolvere il dramma. Se lo vuole.

Quindi ogni speranza è perduta.

Corollario:

E’ quindi inutile che segui i consigli del “io me lo riprendo”, “ritroviamo la nostra giovinezza”. No. Non funziona. Anche se la sindrome ti sembrerà debellata lui ci ricascherà sempre perché non ha rimesso il suo cervello a posto. E’ infatti scientificamente impossibile che ciò accada. Hai per caso mai visto un pinguino che erutta fuoco dalle fauci? Ecco.

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Non sprecare soldi in libri sulla perfetta mogliettina. Bevili: è meglio.

IO BASTO A ME STESSA

La prima reazione dopo l’abbandono sono una serie di pensieri che minimizzano il danno altrui. L’altra è la «classica oca donna giuliva». E ancora «io sono più intelligente». E sopratutto «io sono una donna, lei è una bambina». Tutto vero? Chi lo sa. Ma la frase che conta è un’altra. «Io cosa me ne faccio di uno così? Io valgo di più, merito un uomo che mi ama veramente. Che ci faccio del Mauro?». Ecco occorre concentrarsi sull’ultima frase, solo quella.  Cosa te ne fai di una persona che non vuole recuperare il vostro rapporto? Dico, a parte sfruttare il suo senso di colpa per farti fare regali costosi da rivendere su ebay.

Tutti i Mauri del mondo spiegati in una sola pellicola:

TORNARE DALL’ISOLA CHE NON C’È. O RIMANERCI

Chiunque vive la sua personale sindrome da Peter Pan. Donne, uomini, unicorni, l’importante non è che “Mauro” sei ma saper tornare dall’Isola che non c’è. E non tutti ce la fanno. C’è chi ci rimane bloccato a vita. È questa la condanna più dura.

Il tempo pone rimedio diceva la nonna. In un certo senso è così. Col tempo non puoi vincere. Così , un domani, per quel Mauro l’altra, la Marta, prima o poi crescerà. O Marta resterà sempre più “piccola” per il vostro ex compagno, troppo. O magari deciderà che ha avuto abbastanza Tiffany.

Vi ricordate che brutta la fine di Peter Pan?

La fiaba si conclude in modo sfasato. Wendy incontrerà il giovane Peter dopo esser diventata mamma. Peter si porterà nell’isola sua figlia Jane. Sì. Nel romanzo reale lui si spupazza un’altra più giovane. Ancora. Se invece preferite il finale Disney Wendy aspetterà Peter anche da nonna. Invano. Lei sarà vecchia lui rimarrà sempre giovane. Lei avrà un marito, dei nipotini, una vita da raccontare, lui resterà solo a fare da sponda in un posto che è rimasto tale per anni. Perché i Mauro funzionano solo per le fasi della vita di alcune donne. Ma un Mauro non è mai per sempre. E prima o poi tutte, Marte incluse, smettono di volare.

Insomma, trovatevi un toy boy e non rompete i coglioni.

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