Buona scuola: arriva l’ok alla Camera dei deputati

La riforma della scuola passa alla Camera con 277 sì e 173 no . Il testo è legge. Ieri si sono concluse le votazioni degli emendamenti che sono stati tutti respinti. Il voto finale è previsto introno a mezzogiorno. mattinata. Il provvedimento porterà in cattedra a settembre 47mila docenti precari, a cui se ne aggiungeranno altri 55mila nel corso del prossimo anno. Ci sarà la chiamata diretta, a partire solo dal 2016, più alternanza scuola-lavoro e valutazione dei docenti per poter meglio distribuire i 200 milioni stanziati per il fondo al merito. Sono quattro i ‘verdiniani’ che hanno votato a favore della riforma della Scuola, contrariamente al resto del gruppo di Forza Italia. I 4 azzurri, vicini al senatore toscano Denis Verdini, che hanno dato il loro voto favorevole al ddl La Buona Scuola, sono d’Alessandro, Faenzi, Parisi e Mottola. D’Alessandro tiene pero’ a precisare: «Non è assolutamente un voto politico, non c’entra nulla con i dissensi interni è una posizione personale. Io ho votato convintamente Perché ritengo che se l’avessimo fatta noi la sinistra sarebbe salita sulle barricate e noi saremmo a festeggiare con i caroselli per strada».

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BUONA SCUOLA L’ITER DEL DDL

– Opposizione al ddl da parte dei deputati di M5S e Sel. «Sarebbe stato il caso – ha ribadito Arturo Scotto – di convocare quanto meno una conferenza dei capigruppo per confrontarsi». Dello stesso parere i 5 stelle: «Così – ha spiegato Carlo Sibilia, M5S – siamo al decreto legge mascherato».
“La Buona Scuola” è stata approvata dalla Camera e poi modificata in Senato, dove il Governo pose poi la fiducia tra le proteste di studenti e docenti.

BUONA SCUOLA 39 DEL PD NON VOTANO

– Sono 39, tra i quali Bersani e Cuperlo, i deputati Pd che non hanno partecipato al voto sulla riforma. Sono 24 esponenti della minoranza. Roberto Speranza risulta in missione ma non ha comunque partecipato per scelta. I cinque no alla riforma sono Angelo Capodicasa, Vincenzo Folino, Carlo Galli, Giuseppe Zappulla, Alfredo D’Attorre.
Gli astenuti? Roberta Agostini, Tea Albini, Ileana Argentin, Vincenza Bruno Bossio, Marco Carra Gianni Farina, Filippo Fossati, Andrea Giorgis, Maria Iacono, Francesco Laforgia, Enrico Letta, Danilo Leva, Michela Marzano, Michele Mognato, Delia Murer, Barbara Pollastrini, Nicola Stumpo, Alessandra Terrosi, Davide Zoggia. In missione risultano anche Giuglielmo Epifani, Rosy Bindi, Paolo Fontanelli e Francesco Monaco.

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BUONA SCUOLA I PUNTI

Un piano straordinario di assunzioni per oltre 100.000 insegnanti, risorse stabili per la formazione e la valorizzazione dei docenti, investimenti su laboratori e digitale. Cuore del provvedimento Buona scuola, l’autonomia scolastica attraverso strumenti finanziari e operativi ai dirigenti. Sarà raddoppiato il loro Fondo di funzionamento con ogni istituto che punta ad una media di 7 docenti in più. Il ddl prevede un finanziamento aggiuntivo di 3 miliardi a regime sul capitolo istruzione e un piano di assunzioni per la copertura delle cattedre vacanti. Tornano i concorsi: il primo indetto entro il prossimo 1 dicembre. L’alternanza scuola-lavoro sarà garantita a tutti nell’ultimo triennio delle scuole superiori, licei compresi.
School bonus e detrazione rette per chi va alla paritaria. Chi farà donazioni a favore delle scuole avrà un beneficio fiscale (credito di imposta al 65%) in sede di dichiarazione dei redditi. È previsto un limite massimo di 100.000 euro per le donazioni. Previsto un fondo di perequazione, per evitare disparità fra istituti, pari al 10% dell’ammontare delle erogazioni totali. Scattano le detrazioni delle spese sostenute dalle famiglie i cui figli frequentano una scuola paritaria.

BUONA SCUOLA ESPULSO FEDRIGA (LN), STUDENTI IMBAVAGLIANO STATUE

– Questa notte l’Unione degli Studenti ha imbavagliato decine di statue romane per rimarcare quanto l’approvazione del ddl scuola prevista per oggi «silenzi il mondo dell’istruzione e della cultura, e al tempo stesso neghi un investimento vero per garantire l’accesso ai saperi il diritto allo studio». Cgil, Cisl e Uil torneranno lunedì a riunire una segreteria unitaria, per la prima volta dopo molti anni. Nei giorni scorsi la leader Cgil, Susanna Camusso aveva inviato una lettera per costruire un progetto unitario.

(in copertina foto ANSA/ALESSANDRO DI MEO)

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