Perchè quando fa caldo siamo insopportabili?

Dal primo luglio è arrivato il temibile Flegetonte, l’anticiclone africano che ha stretto l’Europa nella morsa del caldo, gettando nella disperazione i più calorosi. Un nome altisonante, mitologico, che ben si adatta agli allarmismi sempre più fantasiosi con cui i giornali indicano un fenomeno che fino a qualche anno fa veniva indicato semplicemente con il termine “estate”. Flegetonte è il nome del fiume infernale che, secondo la mitologia greca, scorreva nella zona più tenebrosa dell’oltretomba e che letteralmente significa “fiume del fuoco”. Che simpatico nomignolo.

L’arrivo dell’estate, o di Flegetonte che dir si voglia, ha fatto registrare in Inghilterra il giorno più caldo mai registrato nel mese di luglio e, ovviamente, cittadini e media, hanno accolto la notizia con la tipica calma che contraddistingue gli inglesi.

BIGNAMI DI STORIA –

Anche a me è capitato di sentirmi più agitato, qualcuno direbbe “insopportabile”, ma io non sono d’accordo. Va bene, ammettiamo che sia vero, probabilmente sono in buona compagnia. Per dirne un paio a caso:

Rivoluzione Francese, 14 luglio 1789

Prima Guerra Mondiale, 28 luglio 1914

Seconda Guerra Mondiale, 1 settembre 1939

Guerra Civile Spagnola, 17 luglio 1936

Guerra del Golfo, 2 agosto 1990

Non solo. Innumerevoli statistiche mostrano come il tasso di criminalità aumenti di pari passo alle temperature. Ma perchè? La scienza dice che il caldo fa aumentare il livello di adrenalina e testosterone, ma anche la chiusura delle scuole e il conseguente riversamento di flotte di adolescenti spensierati in piazza, fa la sua parte. Con il caldo c’è più gente in giro e le interazioni tra persone accaldate, per di più in piena tempesta ormonale, non favorisce la calma. Ci sono anche parecchie teorie psicologiche a riguardo. Una di queste è basata sul disagio; è difficile scappare dal caldo quando l’aria condizionata non è disponibile. L’afa ti segue ovunque e l’umidità (cliché) aumenta la percezione del caldo. L’impossibilità di controllare questa situazione di disagio provoca irritazione e quella famosa intrattabilità di cui mi si accusa. La “teoria neoassociazione cognitiva” ha proposto che

“Eventi avversi come frustrazioni, provocazioni, rumori forti, temperature scomode e sgradevoli odori producono effetto negativo. Effetto negativo prodotto da esperienze spiacevoli stimola automaticamente vari pensieri, ricordi, reazioni motorie espressive, e le risposte fisiologiche associate sia lotta e tendenze di volo. Le associazioni di lotta danno origine a sentimenti rudimentali di rabbia, mentre associazioni di volo danno origine a sentimenti rudimentali di paura”

Berkowitz (1989, 1990, 1993)

Ecco spiegate le guerre nel mondo, il mio carattere insopportabile, e soprattutto il misterioso movente che spingerebbe la mafia ad uccidere solo d’estate.

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