Siena: gli attivisti M5S si dissociano dal deputato Paolo Bernini

«Il Movimento 5 Stelle di Siena si dissocia totalmente dalla presa di posizione del parlamentare Bernini, eletto nella circoscrizione dell’Emilia Romagna, che si è permesso iniziative decisamente affrettate e a dir poco approssimative sul nostro Palio». A Siena c’è un piccolo terremoto, un corto circuito tra il deputato di Cento, Paolo Bernini e i pentastellati locali. La procura ha aperto un fascicolo contro ignoti, a seguito dell’abbattimento di Periclea, cavalla di sette anni infortunatasi durante la tratta del Palio di Siena alla curva di San Martino. Il sospetto è che vi siano stati dei maltrattamenti sull’animale anche se attualmente nessuna persona sarebbe iscritta nel registro degli indagati. Bernini, molto attivo nelle politiche animaliste, è andato contro il Palio stesso presentando una interrogazione alla Camera e incaricando un legale per una eventuale denuncia per maltrattamento e uccisione di animale.

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SIENA, PAOLO BERNINI CONTRO IL PALIO – Nei giorni scorsi il deputato M5S ha chiesto a Montecitorio l’avvio di una indagine interna al Palio in merito alle condizioni di detenzione degli animali oltre che sul percorso e sui rischi ai quali «sarebbero sottoposti i cavalli». Ma in questo caso il nazionale si scontra con il locale. A detta del M5S senese il parlamentare ha agito da solo, senza contattare nessuno degli attivisti. Non solo. Secondo Bernini «nessun animale è nato per essere sfruttato e ucciso e se anche le nostre normative vigenti garantiscono loro il diritto all’esistenza e alla tutela, è nostro compito richiedere fermamente che tali diritti siano rispettati». Una guerra aperta al Palio, istituzione della città toscana:

In considerazione dei numeri, la morte di Periclea non può essere definita come un banalissimo incidente. Ben cinquanta cavalli sono infatti rimasti uccisi al Palio di Siena dal 1970 e sette dal 2000.
Nessun animale è nato per essere sfruttato e ucciso e se anche le nostre normative vigenti garantiscono loro il diritto all’esistenza e alla tutela, è nostro compito richiedere fermamente che tali diritti siano rispettati e che sia posto un radicale cambiamento a una cultura in cui si sono consolidati poteri ed interessi legati al Palio e che nulla hanno a che fare con la tradizione.

SIENA, M5S CONTRO BERNINI: “ANIMALISMO DA ACCATTO, BASTAVA UNA CHIAMATA -Gli attivisti, scavalcati su una questione rilevante per Siena, non ci stanno: «Riteniamo infatti che Bernini si sia colpevolmente “dimenticato” di approfondire la questione con chi ne sa e ne sapeva molto più di lui, probabilmente annebbiato dal desiderio di farsi un po’ di pubblicità estiva. Eppure sarebbe bastata una semplice telefonata». «Siamo convinti, come ogni senese, che debba essere fatto il massimo per tutelare la salute dei cavalli e la buona riuscita della carriera, ma all’interno di un percorso di condivisione e di conoscenza libero dal pressappochismo e dalla demagogia pelosa di un certo “animalismo da accatto” capace di accendersi solo il 2 di luglio ed il 16 agosto, ma cieco muto e sordo – su questioni ben più gravi – gli altri 363 giorni dell’anno».

(in copertina Gettyimages/AFP PHOTO / FABIO MUZZI)

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