Salvini è pronto a governare: «Non vedo l’ora» | Il Sole 24 Ore

«Sì, non vedo l’ora». Risponde così Matteo Salvini quando gli chiedono se si sente davvero pronto a governare il paese. «Abbiamo proposte», garantisce il segretario della Lega Nord. Su Equitalia, sugli asili nido, sulla scuola, sul superamento della legge Fornero. Ne ha parlato in un’intervista rilasciata a Fabrizio Forquet per Il Sole 24 Ore:

Proponete anche di cancellare la legge Fornero sulle pensioni?
È una legge indegna, iniqua e irrispettosa. Ha violato i diritti acquisiti. Ci sono 50mila esodati senza risposta. Va sicuramente anticipata l’età del ritiro. Con la Fornero siamo il paese europeo che va in pensione più tardi. Mi sta anche bene prendere una proposta della sinistra, di Damiano, la legge 857 che è in Parlamento. Prevede di riportare l’età a 62 anni, lui dice con penalizzazioni, io dico con un meccanismo diverso. Ma partiamo da lì.

Nel corso dell’intervista Salvini ha poi ammesso alcuni errori commessi negli anni di governo dal centrodestra:

Molti di questi problemi li denunciamo ogni giorno sul Sole. Serve il coraggio di abbattere i tanti vincoli che scoraggiano l’impresa. Ma voi siete stati al governo per moltissimi anni nell’ultimo ventennio e la promessa rivoluzione liberale non si è vista.
Il problema è che non siamo mai andati fino in fondo, non abbiamo avuto forza e coraggio. La rivoluzione liberale si è fermata. Abbiamo fatto certamente degli errori. Se facevamo quello che avevamo promesso saremmo ancora al governo. Anzi alcuni vincoli li mise lo stesso Tremonti.
Qualcuno dice che l’ex ministro dell’Economia con la Lega potrebbe tornare al governo…
Non con me.

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Infine, le proposte per il governo:

Salvini, la carne al fuoco è tanta. Ma lei si sente davvero pronto a governare?
Si, non vedo l’ora. Abbiamo proposte anche sugli asili nido, abolisco la legge Merlin e con gli introiti della tassa sulla prostituzione investo negli asili. Eppoi la scuola.
Cosa ne pensa della riforma di Renzi?
Luci e ombre. Contesto che dal primo settembre stanno a casa 70mila insegnanti che sono lì da 15 anni e si dà precedenza a chi non ha esperienza. Ma la scelta di dare responsabilità, di premiare, di attribuire autonomia mi piace. Non sto certo con la Cgil che contesta ogni cambiamento. Credo anche in una robusta contaminazione pubblico-privato.

(Foto di copertina: Ansa / Matteo Bazzi)