San Pietro e Paolo: che erano e perché si festeggiano

San Pietro e Paolo, i fuochi e i festeggiamenti in tutta Italia: tutte le informazioni per vivere al meglio la ricorrenza dei due santi “colonna” della cattolicità. In tutto il paese si preparano manifestazioni ed eventi, in particolare a Roma, della quale i due santi sono protettori e patroni. Proprio nella Città eterna si terrà il tradizionale spettacolo dei fuochi d’artificio a Castel Sant’Angelo, mentre in altre parti d’Italia si riproporranno tradizioni popolari che arrivano dall’era contadina.

SAN PIETRO E PAOLO, CHI ERANO

Simone, detto Pietro da Gesù, fu uno degli apostoli del Messia e insignito dal Cristo dell’autorità di primo Papa della Chiesa Cattolica. Nato in Galilea, pescatore di Cafarnao, fu uno dei primi chiamati da Gesù e lo seguì in tutte le predicazioni. Rispose lui alla domanda fondamentale del Messia sulla propria natura divina.

Disse loro: «Voi chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù: «Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l’hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli. E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli»

Ritenuto l’atto di fondazione della Chiesa, in questo passo Gesù assegna a Simone il nome con cui passerà alla storia, quello di Pietro. Seguì Gesù in tutte le sue predicazioni, celebre il passo in cui lo rinnega tre volte nel momento del suo arresto, dopo la Resurrezione viene posto alla guida della comunità cristiana di Gerusalemme e diventa dunque il primo Papa. Fu anche vescovo di Antiochia per 30 anni, continuò a predicare a Roma dove morì, martire, durante le persecuzioni neroniane: detenuto nel carcere Mamertino insieme a San Paolo, fu crocifisso per sua richiesta a testa in giù, fra il 64 e il 67 dopo Cristo.

SAN PIETRO E PAOLO, LA STORIA DI SAULO

Paolo di Tarso, nato Saulo, nasce appunto nella città della Turchia fra il 5 e il 10 dopo Cristo, verrà definito “l’apostolo delle Genti” per la sua forza predicativa e per i tanti viaggi che effettuò fra l’Asia Minore, la Grecia e l’Italia. Si può dire senza dubbio che il cristianesimo moderno è stato modellato dalla predicazione paolina, di cui si conservano le note Epistole che formano il corpo principale del Nuovo Testamento: ai cristiani di Tessalonica, di Corinto, di Filippi, di Efeso, di Colosso e le lettere ai suoi collaboratori Timoteo e Tito. La storia è nota: originariamente ebreo di Cilicia, Paolo risulta nei suoi primi anni accondiscendente se non diretto perpetratore delle persecuzioni dei cristiani; durante il viaggio che lo stava portando a Damasco, con in mano delle lettere che lo autorizzavano a prendere in custodia uomini e donne di fede cristiana, cade a terra dopo aver sentito – così negli Atti degli Apostoli – la voce di Dio che gli chiede “Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?”. Da quel momento entra nella comunità cristiana in un rapporto dialettico e a volte persino aspro con San Pietro, a cui fa spesso da contraltare: il confronto fra i due è al centro del primo concilio della cristianità, quello di Gerusalemme. Paolo viene arrestato a Gerusalemme dopo il suo terzo viaggio per futili motivi, e al rappresentante romano comunica la sua cittadinanza romana: a quel tempo significava il diritto di essere giudicato a Roma, dove trascorse due anni di arresti domiciliari circa nel 62 dopo Cristo. Anche lui morì durante le persecuzioni neroniane, decapitato dove oggi sorge la località delle Tre Fontane.

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SAN PIETRO E PAOLO, LA GIRANDOLA E I FUOCHI A ROMA

In tutta Italia ma sopratutto a Roma la tradizione vuole festeggiamenti di vario genere per la solennità di San Pietro e Paolo: ormai tradizionale la girandola di fuochi d’artificio sopra Castel Sant’Angelo di cui ci parla Repubblica.

Alle 21.30 torna ad accendersi la Girandola a Castel Sant’Angelo, uno degli appuntamenti principali del 29 giugno. Ventidue minuti di spettacolo pirotecnico sopra l’ex mausoleo di Adriano. Patrocinata da Mibact – Polo Museale del Lazio, Roma Capitale- Assessorato Cultura e Turismo, Pontificio Consiglio della Cultura e realizzata grazie al sostegno essenziale della Fondazione Roma-Arte-Musei che è main sponsor della manifestazione, la Girandola ha registrato una grande partecipazione da parte del pubblico, tanto che nell’edizione 2014 ha raccolto 100 mila spettatori. I punti consigliati per vedere lo spettacolo sono ponte Sant’Angelo, Lungotevere Tor di Nona, Lungotevere Altoviti, ponte Vittorio Emanuele II, ponte Principe Amedeo Savoia Aosta, ponte Umberto I e via del Banco di Santo Spirito.

Anche presso la basilica di San Paolo fuori le Mura, all’Ostiense, ci saranno fuochi d’artificio.

SAN PIETRO E PAOLO, LA BARCA DI SAN PIETRO E LE RONDE DI SAN PAOLO

Se a Roma si festeggia San Pietro e Paolo, altrove in Italia ci sono diverse tradizioni; al nord, dove si festeggia prevalentemente l’apostolo Pietro, la celebrazione tradizionale è quella della barchetta del principe degli Apostoli, di cui ci parla il Corriere della Sera in questo articolo.

In molte località è ancora diffusa la consuetudine della cosiddetta «Barca di San Pietro»; la ritualità con cui è approntata varia da zona a zona, al pari di un tempo. La sera della vigilia si riempie d’ acqua una bottiglia (possibilmente grande, o un fiasco spagliato, o una caraffa) e vi si aggiunge un albume d’ uovo (la ciàra dè l’ öf). Viene quindi riposta in un luogo isolato e buio (in casa o nell’ orto). Con il fresco della notte, l’ albume si rapprende e galleggia assumendo le forme di una barca, con vele e alberi maestri. Alla «barca» vengono attribuiti molti significati: in alcuni paesi si racconta ai ragazzi che è quella dell’ apostolo Pietro, pescatore e traghettatore di anime, o forse da lui usata per diffondere nel mondo la fede di Cristo; in altri che è l’ imbarcazione con cui era sceso all’ inferno per liberare la madre e accompagnarla in cielo (alla madre di San Pietro, che esce o torna all’ inferno, oppure che sfoga la sua cattiveria, sono poi attribuiti i temporali di questo giorno, come sopra ricordato). In qualche paese la barca di San Pietro veniva anche interpretata come auspicio per l’ agricoltura; i presagi dipendevano dalla forma e dal numero delle vele. Nel Bergamasco si credeva che nella casa dove l’ albume avesse formato una barca con vela la sposa avrebbe avuto un figlio e la zitella avrebbe trovato marito. La consuetudine era anche motivo per narrare alcune leggende

Anche al sud la festa è molto sentita, se è vero che nelle zone dove è diffusa la taranta pugliese in questi giorni si pratica un vero e proprio esorcismo chiedendo al santo il potere di liberare le persone dal veleno della tarantola, da cui appunto la Taranta: sono le ronde di San Paolo a Galatina.

Copertina: San Pietro e Paolo, El Greco – Wikimedia Commons

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