Facebook, 5 trucchi che non conoscevi (per utilizzarlo meglio)

In tutto il mondo oltre un miliardo di persone sono iscritte a Facebook, ma pochi conoscono bene i trucchi per utilizzarlo al meglio. Ecco 5 piccoli segreti per difendere la propria privacy e avere maggiore dimestichezza con il più noto dei social network.

 

LEGGI ANCHE:
Come disattivare la pioggia di notifiche su Facebook
Facebook aumenterà il flusso di notizie
Facebook ti riconosce anche nelle foto in cui non c’è il tuo viso

 

FACEBOOK, TROVARE IL PRIMO MESSAGGIO INVIATO AD UN AMICO –

Un primo trucco riguarda la lettura del primo messaggio privato inviato ad un amico. Il viaggio a ritroso nella memoria può essere effettuato senza necessariamente scorrere tutta la conversazione in chat, ma semplicemente scaricando tutti i dati del proprio profilo. Per farlo è opportuno accedere alle ‘Impostazioni generali dell’account‘ e cliccare, in basso, sulla voce ‘Scarica una copia’. Facebook a quel punto chiederà di inviare una mail di conferma alla propria casella di posta. Nel messaggio ricevuto comparirà un nuovo link per procedere. Alla fine verrà scaricato un file in formato zip di alcune decine di megabyte contenente tutti i dettagli (ma proprio tutti) della propria attività sul social network (dalla cronologia dello stato dell’account (come data, ora, dispositivo, indirizzo IP, cook e broswer delle sessioni) ai clic sulle inserzioni, gli amici eliminati, dai luoghi in cui è stata effettuata la registrazione agli indirizzi e-mail vecchi e nuovi, dalle ricerche effettuate ai contenuti apprezzati con un like o una condivisione). Ma non si tratta dell’unica soluzione.

Una seconda possibilità di risalire in poco tempo al primo messaggio scambiato con un amico è quello di aprire la lunga conversione attraverso la versione mobile di Facebook e cliccare su ‘Visualizza i messaggi più vecchi…’. A quel punto si aprirà una nuova pagina con un url lunghissimo all’interno del quale viene indicato in cifre (dopo ‘start=’) il numero dei messaggi visualizzati per ogni pagina. Sostituendo il numero con un altro molto più grande (ad esempio sostituendo ‘start=7’ con ‘start=500’) si scorrerà a ritroso la conversazione scavalcando un numero molto alto di messaggi e sarà quindi più veloce raggiungere la parte iniziale della conversazione. Per conoscere il numero approssimativo di messaggi scambiati negli anni con una persona su Facebook è opportuno, infine, aprire la conversazioni dalla versione desktop di Facebook (cliccando su ‘Messaggi’ e poi su ‘Mostra tutti’). Una volta aperta la finestra contenente i messaggi scambiati sarà possibile risalire al numero di messaggi (le cifre compariranno tra parentesi) scorrendo la conversazione a ritroso, verso l’alto.

FACEBOOK, DISABILITARE LA CONFERMA DELLA LETTURA –

Un secondo trucco riguarda la privacy e la possibilità che il social network ci offre di conoscere se un nostro amico ha letto o meno i messaggi ricevuti. È possibile disabilitare la conferma della lettura in chat (quella che indica data e ora della visualizzazione) utilizzando delle apposite applicazioni (solo per gli dispositivi desktop). Per gli utenti che utilizzano il broswer Chrome è disponibile l’app Facebook Unseen App. Un’altra, Chat Undetected, è disponibile invece per utenti sia di Chrome che di Firefox o Internet Explorer. Nel ricorrere a questi servizi è però opportuno stare attenti ad eventuali violazioni delle condizioni d’uso di Facebook. Come ha sottolineato la Abc News, i termini di utilizzo del social chiedono espressamente di non disabilitare, sovraccaricare o mettere in pericolo il sito, e di non modificarne l’aspetto.

FACEBOOK, CANCELLARE L’ULTIMO ACCESSO –

Una delle principali preoccupazioni degli utenti Facebook più riservati è quella di nascondere le informazioni sull’ultimo accesso al sito. Per evitare di fornirle però non sono disponibili specifiche applicazioni, e non è possibile evitarlo con modifiche alle impostazioni sulla privacy. L’unico rimedio possibile in questo caso sembra essere quello di evitare l’utilizzo della versione mobile ed affidarsi esclusivamente a quella desktop.

FACEBOOK, MASSIMIZZARE LA PRIVACY DELLE FOTO –

Una procedura molto noiosa riguarda invece la difesa (o la massimizzazione) della privacy relativamente alla pubblicazione delle foto (proprie e di altri utenti). Un primo rimedio per evitare che altri utenti scoprano delle nostre immagini che non ci piacciono o riteniamo imbarazzanti è quello di verificare come gli altri utenti vedono il nostro diario e le immagini che abbiamo caricato. Per farlo bisogna cliccare sulla piccola icona (tre punti) presente in basso a destra sulla foto di copertina e subito dopo su ‘Visualizza come…’. Compare uno spazio dove inserire il nome di un utente Facebook. Una volta indicato l’utente vengono visualizzate le nostre pagine così come da lui viste.

Un secondo rimedio per evitare che le nostre foto imbarazzanti vengano visualizzate da amici degli amici o da sconosciuti riguarda le impostazioni generali sulla privacy. Chi è ossessionato dal rischio di comparire su troppe pagine è opportuno riveda il ‘Registro attività’ al quale è possibile accedere attraverso il menu che si apre cliccando sul triangolo in alto a sinistra della schermata. Una volta aperto il ‘Registro attività’ è necessario cliccare nella colonna di sinistra su ‘Foto’. A quel punto si può scegliere (al di sotto della scritta ‘Foto’) tra ‘Foto in cui ci sei tu’ e ‘Le tue foto’. Sia per le prime che per le seconde (sia per le immagini in cui si viene taggati, sia per le immagini caricate) si può dunque scegliere, in testa alla colonna centrale della stessa pagina (alla voce ‘Contenuti condivisi con’), se condividerle con tutti, con gli amici degli amici o solo con gli amici.

FACEBOOK, SCOPRIRE I MESSAGGI DI POSTA NASCOSTI –

Su Facebook è possibile ricevere messaggi di posta anche da utenti con i quali non si è stretta amicizia, ma nella maggior parte dei casi non ci accorgiamo di averne ricevuti. I messaggi non vengono infatti visualizzati nella cartella principale, denominata ‘Posta‘, ma in ‘Altro‘.

(Foto da archivio Ansa: Lukas Schulze / dpa)

Share this article