Roberto Saviano, 8 anni dopo a Casal di Principe: «Il nome dei boss resti un ricordo»

Otto anni dopo il ‘non valete niente’ rivolto ai boss dei Casalesi che gli è costato minacce di morte Roberto Saviano ieri è tornato a Casal di Principe, Caserta, per visitare la mostra permanente con opere degli Uffizi e altri musei nella ex villa di un boss della camorra. L’apertura ufficiale era fissata per le sei del pomeriggio, ma lo scrittore di Gomorra, per motivi di sicurezza, ha anticipato tutti. Ad accompagnarlo c’erano il sindaco Roberto Natale e Augusto Di Meo, che fu testimone del delitto del prete anticamorra don Peppe Diana. Scrive Gigi Di Fiore sul Mattino di Napoli:

Un ritorno otto anni dopo l’ultima volta. Un ritorno ancora scortato, deciso già sette giorni prima, ma confermato solo a poche ore dalla visita. Saviano visita la mostra deserta, accompagnato dagli ambasciatori d’arte, twitta. E dice: «Con un moto di orgoglio, mi verrebbe da dire, io sono di nuovo qui, voi invece, Iovine, Bidognetti, Zagaria, Schiavone, siete in carcere». E aggiunge: «È una terra che vuole rinascere, speriamo che il nome dei boss resti solo un odioso ricordo. È un lavoro eccezionale, meraviglioso». Saviano anticipa tutti e non si incrocia con il neogovernatore regionale Vincenzo De Luca. Tra i due, in campagna elettorale dichiarazioni a distanza condite di veleno.

 

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Sono tornato a Casal di Principe e ho incontrato gli ambasciatori della rinascita. Eccoci insieme…

Posted by Roberto Saviano on Domenica 21 giugno 2015

 

Il neogovernatore Vincenzo De Luca, nel pomeriggio, ha spiegato: «Non serve l’antimafia dei salotti televisivi. Occorre un’antimafia della testimonianza civile, dell’esserci, con cose concrete come queste. E ancora, dal palco: «C’è una generazione qui di gente viva, che vuole speranza. Dico che la resistenza è testimonianza civile. C’è bisogno di repressione, ma poi soprattutto di lavoro. Basta con le liturgie sterili. Portate progetti esecutivi, idee, alla Regione verranno esaminati con particolare attenzione verso le vostre terre che hanno imprese, creatività artigiana, professionalità».

 

 

I capolavori esposti a Casal di Principe sono provenienti dagli Uffizi, e dal Museo di Capodimonte, dalla Reggia di Caserta, dal Museo Campano di Capua. Le opere saranno in mostra fino al 21 ottobre nell’immobile confiscato al boss Egidio Coppola soprannominato ‘Brutus’. Il premier Matteo Renzi l’ha definita «La buona notizia del mese».

(Foto: Facebook / fanpage di Roberto Saviano)

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