Aggredito a Napoli: “Nessuno ha mosso un dito, salvato da due africani”

Una brutta storia di degrado quella che arriva da Napoli e racconta il sito Orticalab, primo a raccogliere la denuncia, in un pezzo a firma Maria Fioretti.

LA DENUNCIA DI ALESSANDRO FARESE

La vittima è Alessandro Farese, e lavora a Radio Cometa Rossa. Sta andando ad Avellino per documentare un evento e perciò ha nel suo zaino tutta la sua attrezzatura, oltre quella della radio. Arrivato a Napoli, sta per prendere il bus per Avellino quando viene aggredito

«Da dietro è spuntato un tipo alto e grosso che immediatamente ha cercato di portarmi via quello che avevo in mano. […] Mi sono opposto, mi ha strattonato cercando di buttarmi a terra ma ho resistito ancora e non riusciva a portarmi via niente. Così ne è arrivato un altro in suo aiuto, intorno c’erano persone che hanno assistito a tutta la scena inermi, alla fine mi sono ritrovato a terra, mi prendevano a calci ma nessuno reagiva mentre dall’asfalto gridavo aiuto».

Nessuno ha mosso un dito per aiutarlo, nonostante fosse abbastanza chiaro quello che stava accadendo

«Ero disteso sul marciapiede e mi pestavano, mi hanno guardato ma nessuno si è scandalizzato […] Fortunatamente è intervenuto un gruppo di ragazzi africani, algerini probabilmente, che si sono intromessi e hanno fatto allontanare i due aggressori. […] Quando sono riuscito ad alzarmi sono stato accompagnato in un bar ed erano tutti pronti a confortarmi, mi chiedevano cosa fosse successo, anche se avevano assistito a tutto. Mi hanno chiesto anche di che nazionalità fossero gli uomini che mi avevano aggredito e io ho risposto napoletani, perché li sentivo parlare in dialetto e minacciarmi mentre ero steso per terra».

Dopo qualche minuto il ragazzo si accorgerà che gli è stato rubato un cavalletto fotografico di grande valore dallo zaino. Ma non solo quello: anche la sicurezza di girare libero in una grande città.

(Immagine di repertorio, Getty Images)

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