Cinque modi per smettere di controllare Facebook ogni 31 secondi

08/06/2015 di Redazione

La dipendenza da social network è sempre più comune e sottovalutarla non è una buona cosa. La dottoressa Cristina Puglia, psicologa e psicoterapeuta, scrive sul suo blog:

La dipendenza da social network è molto diffusa e come avviene nelle altre dipendenze è causa di alcuni problemi. Gli atteggiamenti di uso ed abuso di questi siti web ed il loro perpetrarsi, fino addirittura alla dipendenza, sono innescati e portati avanti da meccanismi psicologici e neurologici di piacere, soddisfazione, affettività ed autostima. A livello celebrale vengono rilasciate maggiori quantità di sostanze psico-attivanti e a livello mentale si creano meccanismi e schemi ricompensatori che portano al riutilizzo continuo e sempre maggiore.

Uno degli ultimi studi ha dimostrato che il cervello sente la necessità di controllare Facebook ogni 31 secondi, pur sapendo che si tratta di un desiderio sbagliato. Questo rende doverosa una domanda: possiamo convincere il nostro cervello a smettere? Secondo TNW News fortunatamente sì. Esistono cinque intuizioni scientifiche che vi aiuteranno a rimanere concentrati più a lungo, posticipando il momento in cui cederete al richiamo del sito blu.

SFRUTTA LA TUA PIGRIZIA –

L’essere umano è risaputamente pigro. Ma possiamo sfruttare questo aspetto del nostro carattere in maniera costruttiva. È un dato di fatto che il nostro cervello tende ad evitare il cosiddetto “task switching”, per mantenere la concentrazione. Avendo la possibilità di cambiare attività il 60% di noi rimane su quello che sta facendo, mentre solo il 40% si dedica ad altro. Questo perché cambiare le carte in tavola, anche per poco tempo, richiede uno sforzo, e gli esseri umani, per natura, tendono a risparmiare energie. Nel caso dei social network, installare un Facebook Blocker sul browser potrà essere d’aiuto. Sfrutta la tua pigrizia per rimanere concentrato.

INIZIA DALLE COSE PIU’ DIFFICILI –

È dimostrato che dedichiamo più tempo ai compiti più difficili. Questo perché siamo ben consci del fatto che i lavori più ardui richiedono più concentrazione, e la concentrazione è una dote piuttosto fragile. In un famoso post di qualche anno fa, il blogger Swizec Teller scrisse: «Lavorare su grandi sistemi astratti prevede la totale pianificazione mentale del lavoro, come costruire una casa di costosissimo cristallo. Appena qualcuno ti distrae però, crolla su se stessa,, frantumandosi in mille pezzi». Bisogna quindi fare di tutto per alternare compiti difficili a quelli più facili, meglio iniziare con quelli più ostici, per rimanere concentrati il maggior tempo possibile.

SII ENTUSIASTA –

Quando sei a lavoro, prova ad entusiasmarti per i compiti che porti a termine. Trovare qualcosa di coinvolgente è un buon modo per impedirci di passare a cose più facili. Se fai qualcosa di stimolante e impegnativo è difficile che ti verrà voglia di aprire Instagram, perdendo tutta la concentrazione.

PENSA ALLE PRIORITÀ –

Diversi studi scientifici (ma anche un semplice esame di coscienza) dimostrano che una volta iniziato lo scorrimento delle foto di Instagram o della Home di Facebook è difficile smettere di curiosare. Il nostro cervello non sembra distinguere le priorità, o meglio, pur distinguendole la forza di volontà si affievolisce come soggiogata dallo scorrere dei contenuti. Ne è un esempio il fatto che anche in macchina, pur sapendo di doverci concentrare sulla guida, non riusciamo a smettere di scrivere su WhatsApp. Siamo noi a dover “guidare” il nostro cervello verso l’identificazione delle priorità e convincerlo ad agire di conseguenza. Una lista delle cose da fare potrebbe essere un buon inizio.

DISATTIVA LE NOTIFICHE –

Le notifiche sono un’arma a doppio taglio. L’impostazione di un promemoria visivo aumenta del 30% la possibilità che quel compito venga svolto, se poi il promemoria è anche acustico la probabilità aumenta di un altro 12%. Questo è un bene, se si tratta di cose importanti, ma le notifiche di Facebook non lo sono. Disattivatele, e il vostro cervello vi ringrazierà.

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