Il reality show con il morto

22/12/2011 di Ferma Restando

Wesley Durden si suicida dopo l’eliminazione da un programma. E la tv manda in onda le scene con lui

Il reality show deve continuare. Anche se c’è un suicida di mezzo. La storia di Wesley Durden, 28 anni, veterano dell’esercito Usa che aveva deciso di partecipare al programma Next Great Baker la racconta Libero:

Un sogno, il suo, comune a tutti quelli che hanno una passione e che, con coraggio e determinazione, si convincono di metterla a frutto grazie alla televisione, per voltare finalmente pagina. Una speranza debole, all’inizio, che però, dopo aver passato le selezioni per partecipare a un talent show, si rafforza, fino a diventare un appiglio. Wesley Durden si è tolto la vita lo scorso 24 ottobre, dopo che la giuria di Next Great Baker lo aveva eliminato dalla gara: non ha retto al dolore; il suo sogno è andato in frantumi e il senso di fallimento ha preso il sopravvento. Voleva diventare pasticciere, Wesley: dopo le atrocità cui aveva assistito al fronte e il dramma della guerra, aveva sperato di ritrovare il sorriso e la leggerezza nei dolci e nelle torte che tanto lo appassionavano.

Ma il meccanismo dei talent prevede che uno solo arrivi fino in fondo:

I concorrenti diminuiscono, di puntata in puntata, mentre lo show va avanti: è la dura legge della tv. Quello che, però, fa scalpore nella vicenda di Wesley Durden è l’at – teggiamento della rete TLC, che trasmette lo show Next Great Bakery. Come rivela il Jacksonville Daily News, ripreso dall’Huffington Post, l’emitten – te americana ha reso nota la notizia della morte di Durden soltanto dopo aver trasmesso tutti gli episodi che lo vedevano protagonista. Next Great Bakery va in onda in registrata: i vertici della TLC, dunque, hanno potuto omettere la drammatica scomparsa del concorrente, in modo da non intralciare la normale programmazione. Il network ha comunicato la notizia questa settimana, a quasi due mesi dal fatto, attraverso poche righe: «TLC estende le sue più sentite condoglianze alla famiglia, agli amici e ai colleghi del sergente Wesley Durden, che è morto lo scorso 24 ottobre. Sarà sempre ricordato con affetto dal cast della trasmissione Next Great Baker».

Durden ha lasciato moglie e due figli di 7 e 2 anni:

Il suo, purtroppo, non è l’unico caso in cui un reduce di un talent o reality show finisce nell’oblio e lo patisce al punto da compiere un gesto estremo. Secondo un’inchiesta del sito di notizie hollywoodiano The Wrap, infatti, almeno undici persone coinvolte nei reality si sono suicidate. Gli psichiatri americani hanno stabilito che, molto spesso, è colpa della «sindrome del Truman Show» (dal film con Jim Carrey), ovvero delle enormi delusioni paranoiche che può produrre il vivere un pezzo di vita davanti alle telecamere. Il caso più noto, del 2008, è quello di Paula Goodspeed, ex concorrente del talent show musicale American Idol. Dopo essere stata eliminata, Paula si è ammazzata con un’overdose di droghe e farmaci davanti alla casa di Paula Abdul, giudice del programma, dalla quale la Goodspeed era ossessionata. L’anno precedente, invece, si era uccisa Cheryl Kosewicz, del cast di Pirate Masters (lo show che segue 16 pirati contemporanei nella loro “caccia al tesoro”, in onda sulla Cbs).

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