La mappa del razzismo in America visto attraverso Google

La ricerca è intitolata Association between an Internet-Based Measure of Area Racism and Black Mortality ed è stata realizzata analizzando milioni di ricerche effettuate sul motore di ricerca di Google.

Fonte: Association between an Internet-Based Measure of Area Racism and Black Mortality
Fonte: Association between an Internet-Based Measure of Area Racism and Black Mortality

LA MAPPA DEL RAZZISMO AMERICANO –

Pubblicato su Plos One, lo studio realizzato dall’esperto di scienza dei dati da Seth Stephens-Davidowitz, che già aveva usato la stessa metodologia per tracciare gli effetti del razzismo sulle campagne di Obama. La ricerca si riassume nell’analisi delle ricerche della parola «nigga/er» su Google, termine dispregiativo usato dai razzisti per indicare i neri. Ovviamente non tutti quelli che hanno digitato il termine lo hanno fatto spinti da intenzione o cultura razzista, ma il dato cumulato di milioni di ricerche è statisticamente abbastanza robusto da restituire risultati sovrapponibili a quelli ottenuti con altri metodologie.

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IL RAZZISMO CHE GLI ACCORCIA LA VITA –

In particolare è sovrapponibile con il minor accesso dei neri al benessere, tanto minore da impattare poi sulla loro speranza di vita. Negli stati e nelle contee illuminate dal rosso nella mappa, le conseguenze del razzismo si ritrovano in una maggiore disoccupazione per i neri, in un minore accesso al welfare e alle cure e per ultimo in un calo dell’aspettativa di vita per i neri.  Il razzismo negli Stati Uniti sembra concentrarsi in parte del Sud e lungo la catena degli Appalachi, ma soprattutto pare preferite l’Est, non ci sono infatti zone rosse a Ovest del Texas.

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