Italicum, il governo chiede il voto di fiducia. Bocciate le pregiudiziali. Bersani e Letta: No alla fiducia

20.33 – «Noi abbiamo sempre detto no voto segreto, no fiducia. Quindi, la posizione sulla fiducia e’ figlia dell’uso dello strumento del voto segreto. Noi è chiaro che questa legge l’abbiamo condivisa e dunque, anche se non esistono leggi elettorali perfette, la voteremo», ha dichiarato Angelino Alfano in un’intervista al Gr.

20.23 – Anche Rosi Bindi non vota la fiducia. «Io credo che negherò la fiducia al governo su questo atto improprio, non al governo ma – precisa la deputata Dem – all’atto improprio che il governo compie, perché è grave nella vita del Paese». Termina con due ore di anticipo sul preventivato in Capigruppo la seduta della Camera per l’illustrazione degli emendamenti sull’art.1 dell’Italicum (decaduti in conseguenza della questione di fiducia). I lavori in Aula riprenderanno domani alle 13,45.

19.35 Enrico Letta: «Non voterò la fiducia». Dopo Bersani, neanche l’ex premier voterà la fiducia sull’Italicum.

19.05 – Pier Luigi Bersani non voterà la fiducia al governo. Ad annunciarlo lo stesso ex segretario del Pd sul proprio profilo Facebook. «È un precedente di cui andrebbe valutata la portata»

La penso come Roberto Speranza. Ho votato diciassette volte alla camera la fiducia al governo, più di una volta al mese….

Posted by Pierluigi Bersani | Pagina Ufficiale on Martedì 28 aprile 2015

18.28 – L’aula della Camera voterà domani pomeriggio la prima delle tre questioni di fiducia che il governo pone sulla legge elettorale. Le altre due saranno votate giovedì. Si apprende dalla conferenza dei Capigruppo di Montecitorio. I voti di fiducia saranno sugli articoli 1, 2 e 4. Lo ha deciso la capigruppo di Montecitorio. Verrà usato il “lodo Iotti”: il primo voto inizierà domani alle 15,25, mentre gli altri due ci saranno nella giornata di giovedì. Il voto finale dovrebbe tenersi la prossima settimana. Cosa è il lodo Iotti? Il cosiddetto “lodo Iotti” risale ai tempi in cui Nilde Iotti era presidente della Camera. Cosa prevede? In caso di fiducia, gli emendamenti possono essere discussi ma non votati. La norma di riferimento è il comma 2 dell’articolo 116 del Regolamento della Camera che regola appunto la questione di fiducia.
Come spiegò al tempo Adnkronos – per un dl sulla Protezione Civile – il Regolamento, dal momento che la questione di fiducia dà vita ad un iter autonomo e speciale: è possibile che nella fase successiva possono prendere la parola, per una sola volta e per un tempo non superiore a 30 minuti, i presentatori delle proposte emendative non ancora illustrate. La fase è disciplinata in base alle generali disposizioni dell’articolo 43, secondo le quali ciascun deputato può parlare una sola volta nella stessa discussione.

17.56 – Togliete all’Underwood di Firenze i dvd di House of Cards, gli manca solo di imporre una legge che vieta alle Camere di votare leggi. #ComeMaduro”. Lo scrive su Twitter la senatrice Anna Maria Bernini, vice presidente vicario di Forza Italia a palazzo Madama.

17.45 – Alla Camera le dichiarazioni di voto sulla fiducia possono cominciare 24 ore dopo che il governo ha posto la questione, quindi dalle 15,45 di domani potrebbe cominciare l’iter. Secondo indiscrezioni, dovrebbero essere poste fiducie diverse sui singoli articoli dell’Italicum. Il voto su queste fiducie dovrebbe essere espresso tra domani e giovedì. La prossima settimana invece l’ordine del giorno e il voto finale. La conferenza dei capigruppo è riunita per decidere nel merito. 17.30 – «Considero un errore gravissimo porre la fiducia sulla legge elettorale.Senza ostruzionismo e dopo un voto rassicurante sulle pregiudiziali. Ne ho votate tantissime in questi anni e ne continuerò a votare nei prossimi mesi. Ma questa volta no», Roberto Speranza spiega, parlando all’ANSA, che domani non parteciperà al voto di fiducia. 17.19 – «Scempio fiducia Italicum: nessun segnale da Mattarella. Dopo moniti di Napolitano, l’estrema unzione silenziosa del Quirinale. Eia eia alalà». Lo scrive su twitter il leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo.

17.08 – Il vice-segretario Pd Lorenzo Guerini ha invece difeso la richiesta del voto di fiducia. «Arrivati a questo punto, è l’unico modo per suggellare l’impegno politico preso apertamente dal presidente del Consiglio e per quanto ci riguarda anche dal Pd». Guerini ha ricordato il legame sottolineato da Renzi tra l’approvazione della legge elettorale e la tenuta dell’esecutivo: «Porre la questione di fiducia non solo è legittimo, ma significa verificare la possibilità di realizzare uno degli obiettivi fondamentali per cui è nato questo Esecutivo. Questo è il momento di capire se il Governo può arrivare al  2018». 

16.59 – Anche il “dissidente” Pd Alfredo D’Attorre ha spiegato che «non parteciperà al voto di fiducia». Per il deputato della minoranza dem la «decisione di oggi si rivelerà una grave sconfitta di Renzi, del governo e del Pd». E poi: «Una scelta profondamente sbagliata, indifendibile e servirà una chiara presa di distanza».

Anche Gianni Cuperlo ha attaccato: «C‘erano tutte le condizioni per affrontare la discussione nell’Aula. Si è scelto di precludere questa discussione. La fiducia era qualcosa che non sarebbe dovuto accadere, non c’erano neppure le premesse e le condizioni per cui accadesse». Sul voto si riserva: «Valuteremo cosa fare».

Critico anche Marco Meloni (Pd) sulla fiducia. Intervistato da Giornalettismo, aveva già bollato l’Italicum come una «Legge sbagliata», evocando «un Referendum per abrogare i capilista bloccati»

Quella di oggi è una giornata nera per la nostra democrazia. Il governo, nel porre la questione di fiducia sulla legge…

Posted by Marco Meloni on Tuesday, April 28, 2015

16.47BERSANI: «QUI C’È IN GIOCO LA DEMOCRAZIA, NON IL GOVERNO» –

«Qui c’è in gioco una cosuccia che si chiama democrazia, non tocca solo a me farlo capire ma a tutti. Non c’è Bersani-Renzi, non c’entra niente il governo o la fiducia, c’è in gioco la democrazia». Così ha replicato l’ex segretario Pd Pier Luigi Bersani, dopo la questione di fiducia messa dal governo sulla legge elettorale. Poi ha aggiunto: «Non ce lo aspettavamo. Adesso vediamo, vedremo come fare assieme e poi vedrò cosa fare io. Davanti a queste cose, ognuno si deve prendere le sue responsabilità»

16.30 – Boldrini ha negato la richiesta di Ignazio La Russa (Fdi-An) di  convocare la giunta per il regolamento in merito alla legittimità della richiesta di fiducia. Boldrini ha poi sospeso la seduta dell’Aula, che riprenderà dopo la conferenza dei capigruppo il cui inizio è previsto intorno alle 16,45. 

16.20 –  Dopo il chiarimento della Boldrini sul regolamento, duro scontro tra la terza carica dello Stato e i deputati M5S. Dai banchi pentastellati non accettano l’interpretazione e protestano in modo veemente. Il deputato Diego De Lorenzis insulta: «Cornuta!» . Altre fonti, compresi giornalisti presenti a Montecitorio, assicurano invece che il termine usato sia stato “collusa”. Boldrini replica: «Lei ne dovrà rispondere». E poi: «Continuate con gli insulti perché non sapete argomentare, liberi di insultare, complimenti».

16.14 – Interviene Laura Boldrini per un chiarimento sul regolamento e il voto di fiducia: «Non entro nel merito di questioni di natura politica, ma la richiesta di porre la questione della fiducia è tra le prerogative del governo. Tra le materie escluse dalla facoltà del governo di porre la questione di fiducia non ci sono quelle elettorali», ha aggiunto, facendo riferimento all’articolo 116 comma 4 del regolamento della Camera.     16.07 – Anche Arcangelo Sannicandro (Sel) chiede di intervenire sul regolamento e sulla legittimità della questione di fiducia   16.05Crippa (M5S) interviene per un richiamo al regolamento, invocando l’intervento della Boldrini: «Lei si deve dissociare. La richiesta di fiducia non è legittima».   16.00Ettore Rosato (Pd) attacca con toni duri sia Forza Italia, bollandola come «incoerente», che il Movimento 5 Stelle («Non hanno il coraggio di dire che a loro la legge piace»). Proteste furenti dai banchi pentastellati, più volte la presidente Boldrini costretta a richiamare l’Aula all’ordine.   15.50 – Intanto dalla maggioranza c’è chi, come il renziano Andrea Marcucci, difende la scelta: «Voto di fiducia lo hanno imposto le minoranze con la richiesta del voto segreto».

 

15.46 – Insulti pesanti rivolti al governo da parte del ribelle forzista, il “fittiano” Maurizio Bianconi: «Branco di maiali, infami..Vergogna!».

15.40 – Dopo la richiesta del voto di fiducia da parte del governo, Giuseppe Civati (Pd) ha confermato che non la voterà:

  15.38 – Pesanti proteste anche dalla Lega Nord: «Non ce ne frega niente delle vostre forzature indegne, o che convochiate un Cdm straordinario per avere più posti in Parlamento nella prossima legislatura. Avrei voluto vedere questo piglio per affrontare la disoccupazione, per rispondere ai giovani che non trovano lavoro o agli imprenditori che si suicidano», ha attaccato il deputato Massimiliano Fedriga    15.35 – Pesanti anche le proteste del Movimento 5 Stelle. Attacca la pentastellata Dadone: «Che fretta c’era, è stata una scelta miserabile»  

FIDUCIA su legge ELETTORALE #fiduciavergognaE’ VERGOGNOSO che si metta la fiducia sulla legge elettorale. non è un…

Posted by Mattia Fantinati on Tuesday, April 28, 2015

 

15.29BRUNETTA: «IMPEDIREMO IL FASCISMO DI RENZI» – Il capogruppo Renato Brunetta attacca con parole pesanti, dopo la richiesta del voto di fiducia da parte del governo: «Non consentiremo che quest’Aula diventi un bivacco di manipoli renziani. Renzi sta imponendo una legge elettorale a colpi di maggioranza per uccidere la democrazia nel nostro Paese, per diventare un uomo solo al comando. Noi non consentiremo il Fascismo di Renzi». Il capogruppo azzurro ha aggiunto: «Non c’era ostruzionismo, non c’era un un numero in maniera esorbitante di emendamenti, perché Renzi vuol mettere la fiducia? Forse per coartare e condizionare la volontà di voto del suo stesso partito».

15.26GOVERNO CHIEDE LA FIDUCIA – Il governo ha posto la questione di fiducia sull’Italicum. Lo ha annunciato in aula il ministro dei Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi, su autorizzazione del Consiglio dei ministri.

Guarda il video
La decisione è stata accolto da vibranti proteste dai gruppi d’opposizione. Renzi ha invece rivendicato via Twitter la scelta:

15.10Il consiglio dei Ministri, che è durato soltanto pochi minuti, ha autorizzato l’apposizione della fiducia sulla legge elettorale. 

14.15 – La Camera ha respinto la richiesta di sospensiva presentata da Forza Italia all’Italicum con 369 sì, 206 no e un astenuto. Il presidente dell’assemblea Laura Boldrini ha sospeso poi la seduta per un’ora. I lavori dell’Aula riprenderanno alle 15.15.

14.11 – Si vota sulla richiesta di sospensiva della riforma della legge elettorale. Presentando la richiesta ai colleghi in Aul a Montecitorio il deputato di Forza Italia Rocco Palese ha affermato: «La riforma della legge elettorale non può prescindere dalla stretta connessione con la riforma costituzionale e ha senso solo se effettivamente si arrivasse alla riforma del Senato e alla sua uscita dal circuito fiduciario».

14.02 – Le pregiudiziali di merito sul disegno di legge di riforma elettorale sono state bocciate a Montecitorio con voto segreto con 208 sì e 385 no.

14.01 – La Camera dei Deputati ha bocciato con voto segreto le pregiudiziali di costituzionalità sull’Italicum presentate da Sel, Lega Nord, Movimento 5 Stelle e Forza Italia. Sono stati 209 i , 384 i no. Hanno votato contro Pd, Pi-Cd, Scelta civica, Area popolare (Ncd-Udc). A favore hanno votato Fratelli d’Italia, Forza Italia, Sel, M5s e Lega Nord.

13.59 – Comincia la votazione sulle pregiudiziali di costituzionalità a scrutinio segreto.

 

italicum pregiudiziali laura boldrini

 

13.57 – Tocca al deputato Michele Nicoletti difendere le posizioni della maggioranza e del suo partito, il Pd. «Riprendiamo il cammino di riformatori iniziato 30 anni fa che vuol aumentare e non diminuire la sovranità popolare», ha affermato concludento il suo intervento a Montecitorio.

 

italicum pregiudiziali michele nicoletti

 

13.52Ignazio La Russa prende la parola e annuncia il sì del gruppo di Fratelli d’Italia a tutte le questioni pregiudiziali sulla costituzionalità dell’Italicum. «Il voto di fiducia sarebbe uno scandalo», dice l’ex ministro nel suo intervento. La Russa ha spiegato che la nuova legge elettorale non risolve il problema dell’elezione di candidati di fatto nominati dalle segreterie dei partiti.

 

italicum pregiudiziali ignazio la russa

 

13.45Sergio Pizzolante per il gruppo di Area Popolare (formazione che unisce Ncd e Udc) interviene alla Camera rivolgendosi direttamente al gruppo di Forza Italia e ricordando come il partito di Berlusconi abbia nei mesi scorsi difeso l’Italicum, una legge elettorale che gli azzurri hanno contribuito ad approvare al Senato in prima lettura.

 

italicum pregiudiziali sergio pizzolante

 

13.42 Scelta Civica comunica la propria posizione con l’intervento del deputato Andrea Mazziotti Di Celso. Il partito fondato da Mario Monti conferma la sua linea governativa. «Siamo stati sempre coerenti. Continueremo a mantenere questo atteggiamento. Voteremo contro le pregiudiziali di costituzionalità», ha dichiarato a Montecitorio Mazziotti Di Celso.

 

italicum pregiudiziali andrea mazziotti di celso

 

13.36 – Si passa al gruppo Per l’Italia – Centro Democratico. A parlare è il deputato Gaetano Piepoli. Che spiega il voto contrario suo e dei colleghi alle pregiudiziali di costituzionalità sull’Italicum.

 

italicum pregiudiziali gaetano piepoli

 

13.30 – «Chiediamo alla maggioranza di non assecondare i diktat del governo. La materia elettorale riguarda le regole di tutti, delle maggioranze e delle minoranze e non può essere solo delegata al premier. Minacciare la fiducia sulla legge elettorale è un atto di arroganza». È quanto afferma alla Camera dei deputati l’onorevole di Forza Italia Roberto Occhiuto esprimendo la critica sua e del suo gruppo alla riforma del voto. «Chiediamo all’Aula a non limitarsi a ratificare questa legge». Ci vuole – ha affermato – «uno scatto d’orgoglio», quello di «votare secondo coscienza» e non piegarsi ai diktat per il timore di non essere ricandidati.

 

italicum pregiudiziali roberto occhiuto

 

13.17 – A nome del gruppo del Movimento 5 Stelle prende la parola in Aula a Montecitorio la deputata Fabiana Dadone. «L’Italicum è un accordo al ribasso sulla legge più importante dello Stato», dice.

 

italium pregiudiziali fabiana dadone

 

13.13 – Per Sel sulle pregiudiziali di costituzionalità alla Camera parla il deputato Gianni Melilla, che spiega che con l’Italicum «un solo partito avrebbe nella sua disponibilità al di là del governo tutti gli organi di garanzia, potrebbe cambiare il regolamento della Camera e la Costituzione». «Qui è in gioco la Costituzione, non si può essere complici del suicidio del Parlamento».

 

italicum pregiudiziali gianni melilla

 

12.50 – Per Forza Italia interviene la deputata Michaela Biancofiore, che denuncia come, a suo dire, la legge elettorale crei non pochi problemi in relazione al nodo delle minoranze linguistiche in Trentino Alto Adige. «Si impedisce qualsiasi rappresentanza italiana», ha denunciato.

 

Italicum pregiudiziali

 

12.40 – In Aula illustra le pregiudiziali di costituzionalità il deputato del Movimento 5 Stelle Emanuele Cozzolino, secondo cui anche l’Italicum – su premio di maggioranza “abnorme” e liste – presenta le stesse criticità già bocciate dalla Consulta nel Porcellum. «Il doppio turno elettorale viene utilizzato soltanto per organi monocratici», ha contestato. Secondo Cozzolino, con l’Italicum si inserisce, di fatto, un presidenzialismo di fatto, ma senza i contrappesi necessari: «Tutto a danno del Parlamento».

 

Italicum pregiudiziali Cozzolino
Il deputato del M5S Emanuele Cozzolino

 

12.30 – Interviene in Aula Cristian Invernizzi, per la Lega Nord«L’invenzione dei 100 capilista bloccati significa sottrarre ai cittadini la possibilità di scelta. Davvero chiederete decine di preferenze ai cittadini, pur sapendo che non avranno rappresentanza?», ha attaccato. «La storia ci insegna che chi fa leggi elettorali a proprio uso e consumo viene poi bocciato dagli elettori».

 

Italicum pregiudiziali

 

12.18 – Interviene il deputato Arcangelo Sannicandro (Sel): «Con questa legge ripetiamo gli stessi errori del Porcellum già evidenziati dalla Corte Costituzionale, sia sul premio di maggioranza abnorme che sui nominati. Un premio di maggioranza così cospicuo, ben 93 seggi per permettere di arrivare a quota 340, non ha precedenti nel resto d’Europa», ha attaccato. E continua: «Si tratta di una “legge truffa”: trasforma una minoranza in una maggioranza. Ma non solo. I capilista blindati, candidandosi in 10 collegi, possano decidere chi deve essere eletto. Così le segreterie dei partiti blindano tutto. Con dei raggiri si raggiunge lo stesso obiettivo già censurato dalla Consulta». L’esponente di Sel invoca un passo indietro del governo sulla legge elettorale: «Rispetto all’Italicum, anche la legge truffa era altamente democratica»

 

Italicum pregiudiziali

 

12.17 – Si passa ora alla discussione delle otto pregiudiziali di costituzionalità sull’Italicum presentate da Forza Italia, Lega, Sel e M5S. La presidente Boldrini ha spiegato che ci sarà un unico voto sulle pregiudiziali di costituzionalità, così come su quelle di merito. 

12.10 – Ripresa la seduta. Si vota sulle pregiudiziali sul decreto “Election Day“. La Camera ha respinto le questioni pregiudiziali poste. I voti contrari sono stati 372, quelli favorevoli 176. 

 

Italicum pregiudiziali decreto Election Day
(Screenshot WebTv Camera)

 

 

12. 00 – Il primo voto all’ordine del giorno dell’Aula di Montecitorio è però sulle pregiudiziali sul decreto (“Election Day“) che accorpa le elezioni regionali (si vota in 7 Regioni) e quelle amministrative (oltre 500 amministrazioni comunali) nell’unica data del 31 maggio. A presentare le pregiudiziali sono state Forza Italia e Lega Nord. Per conto del gruppo del Pd, Matteo Richetti ha però rivendicato come non ci sia alcun problema di costituzionalità. La seduta è stata poi sospesa, riprenderà alle 12.10.

 

Leggi anche: Italicum: cos’è e come funziona la legge elettorale di Matteo Renzi

 

Italicum Matteo Richetti

 

ITALICUM, L’ORA DEL PRIMO VOTO –

Il primo scoglio sarà a scrutinio segreto. Per l’Italicum è arrivata l’ora della prova dei numeri. La conta, in Aula, sarà sulle pregiudiziali di costituzionalità e di merito presentate dalle opposizioni, antipasto della battaglia parlamentare prevista per il passaggio decisivo della legge elettorale.

 

Italicum Luigi Di Maio diretta Montecitorio
Italicum, primo voto in Aula sulle pregiudiziali. Presiede la seduta Luigi Di Maio (M5S), vicepresidente Camera (Screenshot WebTv Camera)

 

Leggi anche: Italicum, parte in Aula il passaggio decisivo. Renzi sfida le minoranze Pd

 

ITALICUM, PRIMO SCOGLIO IN AULA: SI VOTA SULLE PREGIUDIZIALI DI COSTITUZIONALITÀ E DI MERITO –

Saranno votazioni delicate, anche perché un passo falso della maggioranza significherebbe affossare subito l’Italicum. Non è un caso che, al di là delle polemiche, tra la maggioranza e la minoranza del Pd i contatti proseguano. In particolare, con la parte più dialogante di Area Riformista (esponenti dem come Ginefra hanno già chiarito che saranno leali con il governo e rifiuteranno posizioni “massimaliste”, ndr) . C’è poi anche il nodo relativo alla richiesta del voto di fiducia. Non è ancora chiaro quando e se e quando il governo deciderà di blindare il provvedimento. Forse già oggi, secondo indiscrezioni dal Transatlantico.

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