Dottoressa denuncia al processo: «Minacciata dalla Digos »

Durante il processo all’agente Alfio Paradiso, accusato del pestaggio di un manifestante, la dottoressa Claudia Siciliano disconosce il suo referto, che dice redatto sotto minaccia degli agenti della Digos. Lo riporta Repubblica di oggi

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LA DENUNCIA SHOCK CONTRO LA DIGOS –

La dottoressa Siciliano ha testimoniato in aula evidentemente emozionata e sull’orlo del pianto, raccontando che il 17 novembre del 2012 ha ricevuto pressioni e minacce da parte di agenti della Digos, negli uffici della Digos romana: «Mi dissero: se non firmi non ti facciamo uscire dalla stanza. Se non firmi ti troviamo per strada e non sappiamo quello che ti potremmo fare».

GLI AGENTI DELLA DIGOS E LE MINACCE MAFIOSE –

La signora Siciliano è medico del 118 e quel giorno prestò i soccorsi ai manifestanti colpiti dalla polizia durante le proteste contro Monti. Il processo è

Alfio Paradiso, l’agente di polizia imputato di lesioni personali aggravate, accusato di aver pestato a colpi di manganello, durante una manifestazione per le politiche del governo Monti, Giacomo Capriotti.

Secondo la richiesta di rinvio a giudizio:

Mentre stava svolgendo servizio di ordine pubbliconei pressi di Ponte Sisto lungotevere dei Vallati, Alfio Paradiso. cagionava a Giacomo Capriotti lesioni personali, consistite in escoriazioni multiple alla regione dorsale, al polso sinistro e al capo, dalle quali derivava una malattia nel corpo, intesa come incapacità di attendere alle ordinarie occupazioni

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UN GROSSO SCANDALO PER LA DIGOS –

Le minacce alla dottoressa siciliano servirono a farle cambiare il referto stilato in quell’occasione, da «lesioni ed escoriazioni multiple» a «rossori cutanei senza lacerazioni e perdite ematiche». La dottoressa è stata sentita perché un magistrato ha notato la differenza tra i due referti e l’ha convocata per capirne il motivo. La testimone, molto scossa, ha detto di non aver nemmeno letto il referto e di disconoscerlo nettamente.

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