Francesco Rutelli, stoccata a Marino «Non si può fare il sindaco di Roma in bicicletta»

«Non si può fare il sindaco di Roma in bicicletta». Una stoccata che vale più di mille editoriali quella che Francesco Rutelli assesta ad Ignazio Marino, attuale sindaco di Roma, durante la presentazione al Cineland di Ostia del libro di Davide Desario, #RomaBarzotta. Un libro che racconta una Roma a metà strada, in bilico tra l’essere una grande metropoli, e una trappola per i propri cittadini.

Insieme all’autore, oltre all’ex sindaco, c’erano anche Alessandro Barbano, direttore de Il Mattino e Alessandra Spinelli. «Roma – ha commentato Rutelli parlando del difficile momento che vive la Capitale – però non potrà rimanere barzotta a vita. Non possiamo usare il viagra, dobbiamo quindi applicarci per capire come Roma possa tornare ad essere una città con un futuro.’Debarzottiamò la nostra città».

Francesco Rutelli

Rutelli, va ricordato, fu sindaco di Roma dalla fine del 1993, quando nel ballottagio superò Gianfranco Fini, al 2001, quando decise di sfidare Silvio Berlusconi alle elezioni politiche. E, tutto il suo mandato da Sindaco fu caratterizzato dalla preparazione del Giubileo del 2000; evento che fu ben gestito e che servì a trasformare, in meglio, la città. Esattamente la stessa sfida che attende il sindaco Marino.

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Oggi la situazione di Roma, rispetto a quegli anni, appare diversa agli occhi del cittadino. Una Capitale in cui la vita quotidiana è più difficile, con mezzi di trasporto inadeguati, e che scivola verso il degrado. E Rutelli non lo nasconde, dando qualche “consiglio” all’attuale primo cittadino della Città Eterna. Lo fa, per esempio, raccontando un aneddoto su Luigi Petroselli, indimenticabile sindaco di Roma, e sulla sua decisione di NON pedonalizzare i Fori Imperiali; proprio nelle ore in cui il Campidoglio annuncia l’ennesima chiusura totale al traffico dei Fori in vista della Pasqua. «Alcuni proponevano di pedonalizzare i Fori. Lui con un giovane funzionario del comune, che poi mi ha raccontato l’aneddoto, andò all’incrocio tra Via Cavour, largo Corrado Ricci e via dei Fori Iperiali…stette lì per due ore, guardò il traffico, verificò quanti camion, quante auto, quanti autobus passavano e alla fine ritornò in Campidoglio e decise di non farlo. Perché la cosa non reggeva. Stette due ore fisicamente in quel posto» .

Rutelli insiste sul fatto che un sindaco, anche di una grande città, deve essere presente sul suo territorio: «Il sindaco deve girare, constatare, guardare e difficilmente lo si può fare in bicicletta, mi concedo solo questa battuta; lo devi fare in macchina perché vedi più cose, fai più chilometri. Il raccordo anulare di Roma è di 100 km, e io lo facevo per intero 5-6 volte a settimana, e non lo puoi fare in bicicletta».

Un po’ una stoccata, un po’ un consiglio. Anche se Marino ha dimostrato in questi due anni al Campidoglio di non avere nella capacità di ascolto la sua migliore qualità

 

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