Giubileo 2015, chiuderanno i campi rom

Giubileo 2015, chiuderanno i campi rom abusivi in tutta Roma: saranno sgomberati per iniziativa della giunta di Ignazio Marino, in vista dell’anno santo della Misericordia proclamato da Papa Francesco. E questo perché, ragionano in Campidoglio, non c’è nulla di più lontano dal concetto di misericordia tanto caro a papa Bergoglio quanto la situazione ormai fuori controllo negli accampamenti abusivi dentro e fuori il raccordo anulare. Così, l’idea dell’esecutivo capitolino è quella di sbaraccare tutto, magari partendo proprio da Tor Sapienza, il quartiere della periferia est di Roma dove insiste l’accampamento-monstre di via Salviati.

Giubileo Roma 2015

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GIUBILEO 2015, VIA I CAMPI ROM

Lo racconta il Messaggero nella cronaca di Roma.

Il Comune, vista anche la particolare occasione, pensa a un piano in due fasi. La prima sarà necessariamente soft: ai nomadi sarà proposto di trovare sistemazioni legali e decorose nella Capitale, dai posti ancora disponibili nei villaggi della solidarietà già esistenti ai bandi per l’assistenza alloggiativa che saranno lanciati con la fine della politica dei residence. Contemporaneamente, però, sarà ridotta fino a esaurimento qualsiasi forma di incentivo per i campi abusivi, dalla fornitura gratuita di energia elettrica agli altri interventi finanziati con fondi capitolini. Un’opera che continuerà progressivamente, fino alla chiusura di quello che resterà degli insediamenti illegali. Il senso sarà: avete l’opportunità di mettervi in regola, ma se proprio non volete non potrete continuare a vivere nell’illegalità e nel degrado. 

Sono 2500, secondo le ultime stime, i nomadi che vivono negli accampamenti abusivi, da Mostacciano a Settecamini, da Salaria all’Aurelio. Ma non è ancora chiaro in quali tempi sarà effettuato l’intervento, visto che si attende di capire quale sarà la dotazione economica che sarà affidata a Roma Capitale per l’Anno Santo. Ignazio Marino ha chiesto al governo 300 milioni di euro di extracosti ma bisognerà aspettare per capire le disponibilità.

A fine 2014 (tanto per rendere l’idea del fenomeno) le stime parlavano di circa 8.400 nomadi presenti sul territorio della Capitale, di cui 5.970 censiti con nome e cognome. Gli altri, anonimi, sono sparsi in accampamenti spontanei. E di tanti altri non se ne conosce nemmeno l’esistenza

 

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