Una casa Ikea per i rifugiati

Il nuovo rifugio made in Ikea è concepito per durare 3 anni e per ospitare 5 persone.

rifugio ikeaIL RIFUGIO MIGLIORE – Il nuovo rifugio è stato concepito e testato grazie a una collaborazione tra l’agenzia ONU per i rifugiati (UNHCR) e «l’impresa sociale» Better Shelter, fondata dalla Housing for All Foundation, a sua volta emanazione dell’IKEA Foundation.  La collaborazione ha consentito di mettere a punto e testare sul campo il progetto per un rifugio che sia migliore delle tradizionali tende, ma allo stesso tempo leggero e facile da trasportare e montare sul campo.

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TIPICAMENTE IKEA – Coerentemente con la filosofia Ikea il kit di montaggio sta in scatole piatte e poco ingombranti, che contengono quanto necessario ad allestire un rifugio di 17 mq, dotato di un pannello solare per alimentare una lampada e una presa USB e di una particolare tenda montata al di sopra del tetto che dovrebbe tenere più al fresco il rifugio d’estate e più al caldo d’inverno.

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IL DRAMMA DEI RIFUGIATI – Meglio delle tradizionali tende, ed è per questo che l’ONU ne ha ordinate 10.000, già entrate in produzione, ma nemmeno questa pratica innovazione servirà a molto ai rifugiati, destinati in media a rimanere lontani da casa per più di 3 anni, spesso per un’intera generazione. La percezione del rifugiato è quella di una persona che prima o poi tornerà a casa, ma la maggior parte non vi fa ritorno e quelli che ci riescono ci mettono spesso decenni prima di riuscirci.

 

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