Dolce e Gabbana alla Cnn: «Noi non giudichiamo la fecondazione assistita»

«Noi non giudichiamo la fecondazione assistita». È una delle dichiarazioni rilasciate alla Cnn in un’intervista esclusiva dagli stilisti Domenico Dolce e Stefano Gabbana, negli ultimi giorni finiti nella bufera mediatica per alcune dichiarazioni critiche verso adozioni gay e bambini definiti «sintetici», ovvero nati con il processo dell’utero in affitto.

 

stefano gabbana domenico dolce

 

LEGGI ANCHE:
Il catfight tra Dolce e Gabbana ed Elton John sui figli «sintetici»
Il vero problema è aver bisogno che siano Dolce e Gabbana a dirci cosa pensare sui gay

 

DOLCE: «NOI AMIAMO COPPIE E ADOZIONI GAY. HO SOLO ESPRESSO UN MIO PUNTO DI VISTA» – «Noi amiamo le coppie gay. Noi siamo gay. Amiamo le coppie gay. Amiamo l’adozione gay. Ci piace tutto. Ma è solo un’espressione del mio personale punto di vista», ha detto Dolce alla stampa americana riferendosi alle sue affermazioni. Lo stilista ha poi provato ad abbassare i toni della polemica con Elton John, che ha fortemente contestato le sue frasi. «Amo la sua musica», ha detto Dolce parlando della popstar inglese. «Tutte le persone deve risolvere ogni cosa parlando», ha detto ancora lo stilista. «Iniziamo a parlare, il problema è risolto…». Dolce ha sottolineato l’importanza primaria della libertà di espressione. «Tutte le persone hanno la lbertà di scegliere ciò che vogliono. Questa per me è la democrazia. Io ti rispetto perché scegli quello che vuoi. Io mi rispetto perché ho scelto quello che voglio… Questo è solo il mio punto di vista privato».

 

LEGGI ANCHE:
Stefano Gabbana si ribella su Instagram: «#boycottdolcegabbana è intolleranza»
La toccante risposta di Heather Parisi a Dolce e Gabbana

 

GABBANA: «BOIACOTTARCI PERCHÉ LA PENSIAMO DIVERSAMENTE? È MEDIEVALE» – Gabbana, intanto, alla Cnn ha parlato della campagna di boicottaggio del loro marchio Docle&Gabbana lanciato da alcuni vip sui social network. «Boicottare Dolce e Gabbana per cosa?», ha chiesto lo stilista. «Perché non la pensano come voi? È giusto questo? Non è corretto. Siamo nel 2015. Questo è medievale».

(Foto da archivio LaPresse)

Share this article