«Nina, te li abbiamo ridotti come uno scolapasta»

I carabinieri di Palermo hanno arrestato 5 persone coinvolte in quella che appare come una faida tra due famiglie di Palermo, i Quartararo e i Marra, che si è conclusa con l’omicidio di Maurizio il primo ottobre scorso. Lo racconta Repubblica.

A small market is seen on the square out

L’ORDINE DELLA MATRIARCA – L’ordine di morte nei confronti di Maurizio e Umberto Quartararo è stato lanciato da un balcone di via Barisano da Trani , al Cep. Maria Rita Bologna, vedova, ha aizzato i figli che inveivano in direzione del balcone di fronte dove abita la madre dei fratelli Quartararo, uno dei quali è sposato con una loro sorella. Grida, insulti e poi l’annuncio dell’agguato: «Te li facciamo trovare sulla sedia a rotelle».

L’OMICIDIO AL MERCATO – E passa davvero poco prima che i due raggiungano due dei fratelli Quartararo e ne uccidano uno al mercato di via Paladini, così che la madre possa urlare alla rivale: «Nina, te li abbiamo ridotti come uno scolapasta». Un odio maturato negli anni, una pistola procurata per tempo in vista del delitto, perché i Quartararo ne esibirono una nel 2013, quando proprio Maurizio Quartararo allontanò Lorenzo Marra andato a casa sua per riprendersi la moglie, Caterina Quartararo, che era andata via da casa dopo essere stata picchiata.

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LA FINE DELLA FAIDA – Ed è stata Mariella Marra, la sorella dei killer, e anche lei moglie di uno dei Quartararo, a mettere gli inquirenti sulla strada giusta, suggerendo che l’ordine fosse partito dalla madre. Così si è conclusa una vera e propria faida familiare, scoppiata dopo più di 15 anni di vicinato e litigi ricorrenti tra le due famiglia, 7 figli i Marra, 6 i Quartararo: «Digli a Maurizio che non ci arriva a Natale, non ci arriva a mangiare il panettone», diceva la madre dei i Marra a quella dei Quartararo, ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato l’insulto alla matriarca, con Caterina Quartararo che sputa ai piedi della compagna di Marcello Marra, gridandole: «Che schifiu di fango, neanche dovrebbero uscire da casa queste pulle…». Basta questo a scatenare una vendetta che era nell’aria ormai da anni.

 

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