Dressgate: il vestito bianco o blu diventa uno spot contro la violenza sulle donne

Azzurro e blu o bianco e oro? Vi ricordate il «Dressgate», il capo d’abbigliamento che la scorsa settimana ha sconvolto Internet a causa della difficoltà di determinare la tonalità dell’abito? Bene, come ci spiega Jezebel, «Il Vestito» oggi è un simbolo della lotta contro la violenza domestica.

Dressgate: il vestito bianco o blu diventa uno spot contro la violenza sulle donne
(Photocredit Jezebel)

IL MESSAGGIO –

La scelta è stata fatta dalla sezione sudafricana della Salvation Army. La pubblicità mostra l’immagine di una giovane donna bianca dai capelli biondi con tagli e lividi su braccia, gambe e faccia. Addosso ha l’abito che tanto ha sconvolto la Rete. Il messaggio è chiaro: «Perché è così difficile distinguere tra nero e blu? L’unica illusione è quella per cui tu pensi sia stata una sua scelta. Una donna su sei è vittima di abusi. Basta con gli abusi sulle donne». Si tratta però della seconda pubblicità che ha per protagonista una donna con addosso tale vestito. La prima è apparsa su un pannello variabile di Londra. Protagonista un’altra donna vittima di abusi.

 

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PRO E CONTRO DI UNA SIMILE TROVATA –

Queste campagne da un lato sensibilizzano l’opinione pubblica aiutando le raccolte fondi finalizzate ad aiutare associazioni come l’inglese «Salvation Army and Women’s Aid», creatore dei due messaggi pubblicitari. D’altro canto però Jezebel si chiede a cosa possa servire ostentare l’immagine di una donna vittima di abusi. Perché spesso gli abusi sono anche altro e non passano necessariamente da segni violenti come quello visibile sul cartellone. Forse è meglio cercare di attivarsi nel proprio piccolo magari chiamando la polizia piuttosto che essere incitati a guardare un cartellone per dare dei soldi e poco altro.

(Photocredit Jezebel)

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