I cani che mangiano la testa dei loro padroni

Quando la polizia ritrova cadaveri decapitati la soluzione abbaia a fianco del corpo morto

Cadaveri senza testa, e senza genitali. Più volte i poliziotti hanno a che fare con simili ritrovamenti, che farebbero pensare a terribili delitti di un serial killer, quando hanno una spiegazione molto più semplice. L’autore dell’esecrazione del corpo ormai morto della persona è quello che era il suo miglior amico, il cane di casa.

CADAVERI DECAPITATI – Capita spesso alla polizia di intervenire per i casi nei quali le persone che si trovano “dietro la porta“. Solitamente si tratta di cadaveri, la cui presenza viene sospettata dai vicini per i forti odori che provengono da appartamenti senza più rumori. Le forze dell’ordine in alcuni casi recenti, come in due interventi a Berlino, ha trovato “dietro la porta” ritrovamenti inspiegabili. Persone morte alle quali mancava la testa. Un simile stato del cadavere potrebbe far pensare all’opera di un serial killer, ma quello sarebbe un enorme errore, perché ad un’analisi approfondita si comprende subito che determinate ferite avvengono dopo la morte. Una simile situazione si verifica quando i cadaveri vengono ritrovati nei campi aperti, dove diventano occasione di banchetto per alcuni animali selvatici come le volpi. La similitudine aiuta a risolvere il mistero dei cadaveri senza testa, perché nei due casi berlinesi, come in altri raccontati nella rivista specialista “Forensic Science, Medicine and Pathology ripresa da Der Spiegel, il divoratore del capo mancante è l’altro inquilino che ancora si trova in vita nell’appartamento.

CANE MANGIA TESTA – La polizia ha dunque constato più volte che quando un uomo muore per cause naturali e il suo cadavere giace per alcuni giorni, il suo ormai ex miglior amico gli mangia la testa. I cani sono dunque i responsabili di casi tanto grotteschi quanto fuorvianti, perché quando gli inquirenti ritrovano i cadaveri in simili condizioni il primo pensiero va a terribili delitti. La spiegazione è però più semplice, e a volte aiuta, come in un altro caso citato da Der Spiegel, l’analisi delle feci dell’animale, dove si ritrovano i resti digeriti delle parti anatomiche del padrone ormai defunto, tra i quali ci sono anche gli organi genitali. I motivi per i quali i cani si comportano in questa maniera rimangono misteriosi: alcuni scienziati ipotizzano che dopo aver tentato di attirare l’attenzione del padrone, e non aver ottenuto alcuna risposta a causa della morte intercorsa, gli animali inizino a mangiarlo. La spinta potrebbe arrivare dalla fine delle inibizioni che regolano il rapporto in vita il padrone e il cane. Se le cause di questi pasti post mortem rimangono ancora non chiarite, è ormai prassi per la polizia controllare la presenza di cani nel caso di cadaveri ritrovati con grosse ferite nelle loro case ormai vuote e senza vita.

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