Sicurezza Roma, Ignazio Marino: “La città è più sicura, telecamere sui lampioni”

Ignazio Marino è pronto a metterci la firma: Roma Capitale è più sicura dopo l’incontro che il sindaco della città ha avuto con il ministro dell’Interno, Angelino Alfano. L’inquilino del Campidoglio ha stretto  un accordo politico con il quale la città si impegna a cedere al Viminale nove edifici di proprietà comunale in modo che la Polizia possa risparmiare qualcosa come 50 milioni di euro in affitto per i commissariati e reinvestirli per dei dispositivi di sicurezza per la città: il sindaco ha intenzione di far diventare la Capitale “la città più controllata d’Europa”.

IGNAZIO MARINO: “ROMA E’ PIU’ SICURA”

In una lettera inviata al Messaggero, il sindaco si spinge a sostenere che basti questo incontro per alzare il livello della sicurezza percepita in città.

Roma da oggi è più sicura? (…) L’impegno dimostrato dal ministro e dall’amministrazione di Roma sono sotto gli occhi dei cittadini. Per questo sono convinto di poter rispondere di sì.

La cifra di cui la città ha bisogno per realizzare il piano Marino per la sicurezza è di 28 milioni di euro: il Comune sta già provvedendo a sostituire, dice il Sindaco, “tutti i punti luce stradali con lampade molto più luminose al Led al posto delle vecchie lampade ad incandescenza”. Secondo il Sindaco, con l’investimento di tale cifra da parte del Ministero, si potrebbe dotare ogni lampione della città di “una telecamera e di un dispositivo wi-fi facendo diventare Roma la città più sorvegliata d’Italia e non solo”.

LEGGI ANCHE: Roma, il Tar boccia l’aumento delle tariffe Ztl

LE MISURE CONTRO SICUREZZA E DEGRADO

Un “Grande Fratello” cittadino, dunque, con 200mila occhi per controllare la sicurezza in città, continua ancora il Messaggero. Un investimento da 28 milioni di euro a fronte di un risparmio stimato di 50 milioni per le caserme, almeno secondo gli auspici del Comune; per questo secondo Marino già “nel giro di quest’anno si potrebbero vedere i primi risultati”, ammesso che il ministero accordi a girare i fondi a Roma Capitale. Nel frattempo sembra che arriveranno entro Pasqua i 500 militari promessi da Alfano a Roma (“città numero uno in Italia per rischio attentati”, ha detto il ministro) e dovrebbero essere dislocati sopratutto nei commissariati del Casilino e del Prenestino. Dal governo altre rassicurazioni: dopo i fatti di Piazza di Spagna e degli ultras del Feyenoord, “al sindaco delle città dovrebbero essere concessi poteri di ordinanza relativi all’ordine pubblico, modello “movida”, per rendere alcune zone del centro storico off limits anche alle attività di accattonaggio e carità molesta : “Una cosa è certa, la situazione di degrado di oggi non è più tollerabile”. 

Share this article