La presunta ISIS scappa da Derna e nessuno ha capito perché

I presunti miliziani dell’ISIS hanno lasciato ieri la loro roccaforte di Derna, senza un perché e senza lasciar detto dove andavano. Si specula sul timore di un attacco egiziano, ma sono solo ipotesi.

Libyan soldiers, loyal to Libya's internationally recognised government of Abdullah al-Thani and General Khalifa Haftar, rest on a sidewalk in the eastern coastal city of Benghazi on February 28, 2015. Benghazi is one of the less stable areas of the North African state, which has been plunged into chaos since the 2011 revolution that toppled dictator Moamer Kadhafi. AFP PHOTO / ABDULLAH DOMA (Photo credit should read ABDULLAH DOMA/AFP/Getty Images)
Soldati leali al governo di Abdullah al-Thani a Bengasi (Photo credit ABDULLAH DOMA/AFP/Getty Images)

VIA DA DERNA – Senza dir niente a nessuno se ne sono andati i miliziani dell’ISIS di Derna, l’unica città libica che controllavano veramente. Una colonna di mezzi è stata vista ieri lasciare la città sulla costa orientale della Libia, ma non c’è una dichiarazione a chiarire il motivo della mossa e anche gli osservatori locali sono rimasti spiazzati dalla novità. In realtà non è chiaro se si tratti proprio dell’ISIS, perché nei giorni scorsi il Consiglio della Shura dei Mujaheddin di Derna ha smentito decisamente di aver dichiarato la propria fedeltà all’ISIS e anzi di non aver nulla a che fare con il califfato. Ad annunciare la professione di fedeltà all’ISIS da parte degli jihadisti di Derna era stata un ufficiale del governo di Tobruk a novembre, ma in effetti da Derna non si erano mai levate simili dichiarazioni.  Perplessi, gli islamisti di Derna si sono chiesti anche perché l’Egitto abbia attaccato la loro città, se il massacro dei copti egiziani è avvenuto per mani di una banda dell’ISIS centinaia di chilometri più a Ovest.

L’ISIS IN FUGA? – Le speculazioni riguardano per lo più una fuga, che potrebbe essere stata provocata dall’avvicinarsi di un intervento italiano sulle coste libiche o, più probabilmente, dalle voci circolate insistentemente su un attacco egiziano proprio a Derna

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LA MINACCIA ITALIANA – I movimenti di truppe da parte dell’Italia, che a seguire ha in programma una esercitazione navale proprio al largo della Libia,  non fatto tuttavia prevedere l’impegno in un attacco all’ISIS, gli uomini del battaglione San Marco spostati da La Spezia a Taranto sarebbero pronti a muovere a protezione di impianti e interessi dell’ENI in Libia, più che contro gli uomini dello Stato Islamico.

LA MINACCIA EGIZIANA – Più plausibile invece una minaccia egiziana, l’aviazione di al Sisi ha già colpito Derna all’indomani della pubblicazione del video del massacro dei copti egiziani e da giorni circolano voci di un intervento più deciso proprio a Derna, che è uno dei centri costieri più vicini alla frontiera egiziana. Intervento che potrebbe essere coordinato con gli uomini del generale Haftar, l’aspirante uomo forte della Libia, che per ora sta dalla parte del governo di Tobruk, quello riconosciuto dall’Occidente, e che nelle ultime settimane ha espresso grandi simpatie per l’intervento egiziano. Che tuttavia è smentito dal Cairo, il portavoce degli Esteri Badr Abdel-Ati ha fatto sapere che non se ne parla nemmeno.

LA MINACCIA LIBICA – Probabilmente i miliziani fuggivano invece dall’esercito libico, che da poco ha annunciato l’accerchiamento di Derna e l’intenzione di procedere all’ingresso in città e alla sua bonifica da presenze sgradite, una missione che dopo l’esfiltrazione degli jihadisti si presenta sicuramente più agevole.

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