La coppia che muore mano nella mano dopo 67 anni di matrimonio

27/02/2015 di Valentina Spotti

«Non erano una coppia stravagante, erano solo due brave persone che sono sempre state devote l’una all’altra, indipendentemente dalla situazione». Così Donna Scharton descrive i suoi genitori, Floyd e Violet Hartwig, protagonisti di una storia d’amore straordinaria ma, allo stesso tempo, molto semplice.

Photocredit: YouTube/thefresnobee
Photocredit: YouTube/thefresnobee

SPOSATI PER 67 ANNI –

Floyd e Violet sono stati sposati per 67 anni. E sono morti nel loro letto, mano nella mano, a cinque ore di distanza l’uno dall’altra. I due si erano conosciuti sui banchi di scuola, quando erano poco più che bambini, e una volta diventati grandi si erano fidanzati. Poi Floyd, che faceva parte della Marina, è partito per la guerra. Durante gli anni del conflitto i due si sono scambiati decine e decine di lettere, raccontandosi tutto il proprio amore. Alla fine della guerra Floyd è tornato a casa, e il 16 agosto 1947 ha potuto finalmente sposare la sua Violet. I due si sono stabiliti in un ranch di Easton, in California, dove hanno vissuto tutta la vita prima che le loro condizioni di salute sempre più precarie costringesse i loro famigliari a ricoverarli, insieme, in una casa di riposo.Dal loro matrimonio sono nati tre figli: Carol, Kenneth e Donna, che ha raccontato la storia dei suoi genitori ad AbcNews. Una storia che sta facendo il giro del mondo.

MORTI MANO NELLA MANO –

«Mia mamma soffriva di demenza senile già da diversi anni, ma durante le vacanze di Natale ci siamo resi conto che peggiorava sempre di più. Poi ho ricevuto una telefonata dal dottore che mi diceva che mio padre aveva un’insufficienza renale e che non gli restavano più di due settimane di vita. Abbiamo deciso di ricoverarli insieme». Anche quando Floyd cominciava a stare male, la sua priorità era sempre stata quella di cercare di guarire l’amata moglie. Racconta ancora Donna: «Diceva sempre al dottore: ‘Io sto bene, voglio solo che lei guarisca’. La sua preoccupazione non era il male che lui sentiva, voleva che mia madre guarisse». Lo scorso 11 febbraio, rendendosi conto che ormai la fine era vicina, i tre fratelli hanno unito i letti dei loro genitori: «Mio padre è morto stringendo la mano di mia mamma. Lei non era lucida, ma le abbiamo detto che papà se n’era andato e che la stava aspettando. È morta cinque ore più tardi».

 

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UN BACIO OGNI GIORNO –

«Non chiedevano mai nulla – racconta Cynthia, una delle nipoti di Violet e Floyd – Tutto quello che volevano era la loro famiglia ed è eccezionale che sia finita così». Racconta ancora Donna: «Me li ricordo quando ogni mattina, prima che papà uscisse per andare al lavoro, si davano un bacio. Mamma lo chiamava Blondie, perché aveva i capelli biondi e gli occhi chiari. Voglio che la loro storia sia nota a tutti, così come l’impegno di mio padre nel servire il suo paese».

(Photocredit copertina: YouTube/thefresnobee)

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