Roma-Feyenoord: «Per gli ultras zero giorni di galera, e difficile anche che paghino»

Roma-Feyenoord, i tifosi che hanno devastato la Barcaccia del Bernini a Piazza di Spagna pagheranno davvero le astronomiche multe che la giustizia italiana gli ha comminato per direttissima? Sembra piuttosto difficile.  Alcuni dei protagonisti degli scontri di ieri sono stati già rimpatriati nei Paesi Bassi; secondo gli addetti ai lavori, sarà piuttosto difficile esigere la pena pecuniaria comminatagli dal giudice italiano.

 

Europa League, tifosi del Feyenoord invadono Piazza di Spagna

 

ROMA-FEYENOORD, LE PENE PER GLI ULTRAS – Scrive la Gazzetta dello Sport che ieri “33 tifosi del Feyenoord sono stati fermati, 28 arrestati, 19 già condannati per direttissima per lesioni, rissa, resistenza, porto di oggetti atti ad offendere, con pene comprese fra otto mesi e un anno e quattro mesi, tramutate per un paio di ultras in multe da 40mila euro. E ancora 5 tifosi contusi, 13 agenti feriti, danni ingenti ancora da quantificare anche ai 15 autobus che hanno portato gli olandesi allo Stadio”. Il sindaco di Roma Ignazio Marino ha detto su Repubblica che la sua proposta sarebbe quella di istituire il principio del “chi rompe paga”, chiamando in causa anche la dirigenza della società sportiva di Rotterdam “in solido” – ipotesi, questa, piuttosto peregrina dal punto di vista del diritto.

 

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ROMA-FEYENOORD, LIBERI E IMPUNITI – “La loro pena è stata sospesa con la condizionale, sono liberi e se ne tornano tranquillamente in Olanda”, ci dice al telefono il professor Stefano Marcolini che insegna Procedura Penale all’Università dell’Insubria e collabora con il Centro Studi di Diritto Penale Europeo: “Non solo, credo che il giudice penale italiano, a cui compete ancora la giurisdizione sul caso, avrà enormi problemi a recuperare i soldi delle pene pecuniarie. Purtroppo al momento non c’è un sistema efficiente di recupero delle sanzioni pecuniarie aell’interno dell’Unione Europea, già in Italia si fa una fatica immane a recuperare questi importi, figurarsi in Olanda. Molto spesso la pena pecuniaria va in prescrizione“. Dai tifosi che sono già rientrati in Olanda, aggiunge Marcolini, il Comune di Roma non riceverà un soldo nonostante l’annunciata intenzione del sindaco Ignazio Marino di costituirsi quale parte civile nel processo ai tifosi.

 

 

“Il sindaco potrà farlo solo per i soggetti che non hanno già patteggiato la pena, per i processi ancora aperti”: come a dire che chi ha già definito i suoi conti con la giustizia, realisticamente chi ha causato i danni più gravi, non dovrà al Comune un soldo di risarcimento, perché “già all’udienza per direttissima si sarebbe dovuto costituire il Comune di Roma quale parte civile, e non risulta che l’abbia fatto”, aggiunge Marcolini.

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