AirAsia QZ8501: ecco la dinamica dell’incidente

Il 26 dicembre scorso il volo AirAsia QZ8501 in volo da Surabaya a Singapore è precipitato per un incidente, lo hanno ufficializzato le autorità indonesiane, senza tuttavia giungere a una conclusione definitiva sulle cause precise dell’evento.

Gli esperti indonesiani mettono il FDR (Flight Data Recorder) del volo  AirAsia QZ8501 in un contenitore adatto al suo trasporto a terra  (Photo credit ADEK BERRY/AFP/Getty Images)
Gli esperti indonesiani mettono il FDR (Flight Data Recorder) del volo AirAsia QZ8501 in un contenitore adatto al suo trasporto a terra (Photo credit ADEK BERRY/AFP/Getty Images)

AI COMANDI C’ERA IL SECONDO PILOTA –

Le autorità indonesiane hanno determinato che ai comandi del volo AirAsia QZ8501 quando è precipitato c’era il secondo pilota Remi Plesel, un francese, ma non è chiaro se il rilievo serva a dare forma a una sua responsabilità e se il capitano Iriyanto, un esperto pilota con esperienza di aerei militari, avrebbe potuto salvare l’aereo e i suoi 162 occupanti se fosse stato ai comandi.

UNA RIPIDA IMPENNATA, POI LO STALLO –

Il capo degli investigatori indonesiani, Mardjono Siswosuwarno, ha spiegato in una conferenza stampa tenutasi a Jakarta  che comunque il capitano era in cabina e stava seguendo il volo e che l’aereo era in buone condizioni. Confermato che l’aereo abbia compiuto una ripida impennata, tale da non poter essere affrontata nemmeno dai caccia militari, e che si sia poi trovato in stallo e quindi sia precipitato nelle acque del mare di Giava.

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COLPA DELLE NUVOLE? –

Gli inquirenti hanno spiegato che l’aereo stava affrontando delle formazioni di cumulonembi alti fino a 44.000 piedi (oltre 13.000 metri), anche se non hanno precisato se l’aereo ci stesse volando in mezzo. I cumulonembi sono formazioni nuvolose temporalesche che possono provocare gravi turbolenze al volo.

RICERCHE RIDOTTE –

Le autorità indonesiane hanno annunciato anche la riduzione dell’impegno nelle ricerche, che finora hanno permesso il recupero di buona parte dei resti dell’aereo e di appena 72 corpi tra quelli dei 162 occupanti. Il recupero della scatola nera e del registratore delle voci in cabina ha permesso di determinare che a far precipitare il volo è stato un incidente, che ora sarà analizzato dai tecnici dell’ICAO (International Civil Aviation Organisation) e di Airbus, il costruttore del velivolo, per determinare l’esatta sequenza degli eventi e calcolare il contributo del maltempo e del pilota all’infausto esito. Le autorità indonesiane per conto loro parlano di otto o nove mesi per giungere al rapporto definitivo.

(Photocredit copertina: STR/AFP/Getty Images)

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