Roma, ecco il nuovo piano di manutenzione stradale

Un Piano di manutenzione stradale per risanare entro marzo il 5 per cento delle strade di grande viabilità. È stato presentato lunedì pomeriggio dal sindaco Ignazio Marino e dall’assessore ai Lavori Pubblici, Maurizio Pucci. «L’obiettivo – hanno spiegato – è di triplicare gli interventi entro agosto, con un investimento di circa 6 milioni di euro per 250mila metri quadri», lo scoperto verrà finanziato tramite lo scambio di beni pubblici con appalti di manutenzione.

IL PIANO DI MANUTENZIONE STRADALE – Gli interventi, concordati con i municipi, partiranno dalle periferie e saranno coordinati con le aziende di servizi per evitare sovrapposizioni. Tra le strade interessate ai lavori, la Salaria-altezza Prati Fiscali, via Palmiro Togliatti-altezza A24, un tratto di via Nomentana, da via di Sant’Agnese in direzione Batteria Nomentana e un tratto subito dopo Piazza Sempione, via Casilina, via di Tor Bella Monaca, via Tiburtina e alcuni tratti del Lungotevere. Al centro saranno interessate via del Corso, via del Quirinale, via del Tritone e via del Circo Massimo.

I GRANDI CANTIERI – Per i grandi cantieri, quelli che esistono da prima del Colosseo, è previsto un cartellone elettronico con il countdown dei lavori: «un conto alla rovescia scandirà l’andamento delle opere, mentre sul sito dell’Assessorato ai lavori pubblici sarà possibile scaricare mappe e tempistica» ha spiegato il sindaco in conferenza stampa. Pucci invece, riferendosi ai lavori sulla Panoramica, ha aggiunto che «termineranno tra 120 giorni e tra pochi giorni sarà installato il countdown ben visibile anche da piazzale Clodio, che permetterà ai cittadini di monitorare i lavori». Una sorta di “autoghigliottina” per l’amministrazione che però lascia bene sperare.

Cattura

SCUOLE E UNIVERSITÀ – Parte del Piano anche la messa in sicurezza delle scuole: la segnaletica di 143 istituti tra scuole e università, verrà rifatta con vernici bicomponenti e microsfere di vetro per garantire una più alta visibilità oltre che una maggiore durata. «Una commissione di geometri – ha assicurato Marino – controllerà sul campo l’andamento dei lavori e non basterà una pennellata di catrame. Il manto verrà ripristinato in modo da poter durare per alcuni anni».

BENI PUBBLICI PER APPALTI – Sebbene i soldi in cassa garantiscano la copertura dei lavori, il Comune possiede edifici “che non servono”, per un valore di 300 milioni di euro, «abbiamo immaginato la possibilità scambiarli con lavori pubblici» ha detto il sindaco. «Vogliamo velocizzare la possibilità – ha detto Marino – di avere risorse economiche per il Comune. Abbiamo deciso, con una delibera, che tra poco sarà votata dall’assemblea capitolina, di alienare circa 300 milioni di euro di edifici che non servono al Comune di Roma. Abbiamo immaginato la possibilità di mettere a bando direttamente e “scambiare” immobili con lavori pubblici in modo tale che i passaggi amministrativi e burocratici vengono velocizzati e più rapidamente possiamo passare alla fase di manutenzione della città che i cittadini aspettano con ansia».

IL NODO SAMPIETRINI – In conferenza è stata fatta un po’ di chiarezza anche sulla questione sampietrini. Dopo una prima idea di venderli ai privati, poi smentita dal sindaco la versione ufficiale è che non saranno eliminati. «Le zone interessate al Piano regolatore dei sampietrini – ha spiegato Pucci – sono quelle che si trovano sulle arterie di grande viabilità, che non reggono questa pavimentazione, che rappresenta un pericolo per l’incolumità di autobus e scooter. Da capo della Protezione Civile aggiungo che la sicurezza delle persone sarebbe maggiormente assicurata con un fondo di asfalto. Ma i sampietrini non saranno eliminati da Roma, saranno, anzi, valorizzati sia nel centro che fuori dal centro, in aree pedonali. Il Piano regolatore generale dei Sampietrini sarà fatto nei prossimi mesi, prima dell’estate, e lo faremo non certo da soli ma includendo comitati di quartiere e associazioni».

Share this article