Il panino perfetto: di Modern Family e degli ingredienti in equilibrio

Modern Family la serie più vista al mondo di tutto il 2013, vincitrice di 17 Emmy ed un Golden Globe, è all’apparenza come la creazione del sandwich perfetto: sfidante ed assurda.

Una tra le sit-com più genuine e geniali degli ultimi anni che, in qualità di falso ma azzeccatissimo documentario, narra le vicende di una famiglia allargata, a modo suo allegramente disfunzionale, costruita per contenere sapientemente dentro di se’ gli elementi più disparati.

Una famiglia moderna a tutti gli effetti, fatta di componenti sgangherati, caotici e terribilmente umani che episodio dopo episodio convergono in un crescendo frenetico e paradossale ma sempre estremamente realistico, condito spesso da spunti moralistici che fanno tanto Stati Uniti e che, comunque, non guastano mai.

Come reso perfettamente dalla sigla, ogni nucleo famigliare ne contiene un altro al suo interno, in un turbinio di personaggi e situazioni che a prima vista sembrano non poter convivere ma che, una volta uniti, tirano fuori il meglio in completa armonia.
Un po’ come accade nell’equilibrio degli ingredienti di un sandwich perfetto.
Non è un caso che uno degli episodi di Modern Family in cui la molteplicità di sfaccettature di personaggi ed ingredienti della serie è resa al meglio sia “Convenienti bugie”, penultimo episodio della terza stagione, nel corso del quale si scopre che, in un diner frequentato abitualmente dai membri della famiglia Pritchett al gran completo, esiste il panino Jay Pritchett creato proprio in onore del capofamiglia Jay.
Pane bianco, tacchino, bacon, groviera, peperoni e acciughe sono gli ingredienti del sandwich riconciliatore per il quale, a fine puntata, tutti i protagonisti si ritroveranno allo stesso tavolo, dimostrando di aver superato liti ed incomprensioni.
“Gloria: È come se un pesce ed un tacchino si picchiassero a morte sopra un peperone”

Non illudiamoci, la ricetta del panino perfetto non esiste.
O, meglio, non può esistere nella cruda realtà di tutti i giorni quando il cuoco gourmet che alberga in ognuno di noi si scontra con fame lancinante, minuti contati, frigoriferi e dispense il più delle volte vuoti.
È allora che con innato e spiccato spirito creativo, improvvisazioni più o meno vincenti e accostamenti arditi, siamo capaci di partorire sublimi creazioni facendo di necessità virtù.
Il mio panino perfetto, porto sicuro di ogni blue day che si rispetti, è: pane di grano duro, salmone affumicato, avocado, formaggio spalmabile, wasabi ed una foglia di lattuga che fa sempre dieta.
E il vostro qual è?

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