Roma, mense scolastiche nella bufera per i menu europei

Roma, le mense scolastiche delle scuole comunali da qualche giorno sono nella bufera, sopratutto sui social network come Facebook dove molte mamme degli alunni da alcune settimane protestano, si organizzano e postano foto e contenuti riguardo l’introduzione nei pasti delle scuole comunali dei cosiddetti “menu europei”, un’iniziativa presa dall’assessorato alla Scuola di Roma Capitale tempo fa.

ROMA, LE MENSE SCOLASTICHE NELLA BUFERA – In occasione del semestre italiano di presidenza dell’Unione Europea, scriveva l’allora assessore competente Alessandra Cattoi, agli alunni delle scuole comunali sarebbero stati proposti “15 menu ispirati ad altrettanti paesi europei” per “due o tre volte al mese” fino alla fine dell’anno scolastico. Per la precisione, scriveva l’assessorato, “proporremo alcuni cibi nuovi, altri certamente più conosciuti, che in ogni caso si avvicinano ai gusti dei più piccoli e rispettano le loro abitudini alimentari. Sono certa che piatti come Fish and chips, dal Regno Unito, Wiener Schnitzel dall’Austria, Chicken and chips dall’Irlanda, Wurstel al forno dalla Germania, Gulash, sia nella versione ungherese che in quella ceca, Paella alla Valenciana dalla Spagna, incontreranno il favore dei nostri bambini e bambine”. Tuttavia su Facebook vari utenti, appoggiati dal gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle, che sta seguendo la vicenda molto da vicino, ritengono che la qualità e sopratutto la quantità del cibo servito sia insufficiente.

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ROMA, LE PROTESTE SULLA MENSA – E stanno iniziando a manifestare proteste e disagi.

C’è anche un gruppo dove gli utenti si coordinano per aggregare e raccogliere segnalazioni e commenti in merito all’iniziativa del Comune. Vengono contestati sia la scelta dei piatti e delle materie prime, sia le quantità del cibo servito. Qualcuno scrive: “Fritti, grassi animali, salse. A casa i bimbi mangino quel che vogliono, i genitori li portino pure al mac, ma a scuola anche la refezione deve avere un valore educativo e non il contrario”. Sul profilo Facebook dell’assessore Cattoi ci sono mamme che affermano di aver chiesto un contatto all’ex responsabile comunale della scuola, ma senza aver ottenuto risposta: “Mi sembra che a tutte le persone che le hanno chiesto spiegazioni circa il pasto Europeo non ha risposto. Lei fa finta di nulla, ‘scappa’ , non risponde. Ed i bambini di 3-5 anni continuano a digiunare”, scrive qualcuno.

Alessandra Cattoi, assessora alla Scuola di Roma Capitale
Alessandra Cattoi, già assessore alla Scuola di Roma Capitale

 

ROMA, LA VERSIONE DELL’ASSESSORE – C’è anche, comunque, chi si dice complessivamente soddisfatto dell’iniziativa presa dal comune: “Mia figlia ha detto che il pollo di Bruxelles è più buono di quello italiano, e la vedo una cosa buona e giusta per un bambino che, speriamo. divenga un cittadino del mondo”. L’assessore all’inizio del mese scorso, prima dunque del rimpasto di giunta, aveva provato a sedare le polemiche dichiarando a RomaToday: “Si tratta di cibo e quantità bilanciati, esattamente come avviene tutti i giorni. Perché tutto quello si mangia a scuola viene approvato da nutrizionisti del Comune; voglio anche farvi sapere che ogni giorno avanzano grandi quantità di frutta e verdura nelle mense scolastiche: i nostri esperti quotidianamente inseriscono nella dieta dei bambini un contorno e frutta di stagione, ma evidentemente non sono così graditi”, L’assessore aveva promesso controlli sulle porzioni, ma questo non è bastato a fermare le polemiche; ora la palla è passata al suo successore, l’assessore Paolo Masini.

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