Anche all’estero si parla del vergognoso tweet di Gasparri

La frase (molto) infelice di Maurizio Gasparri sulle due cooperanti liberate in Siria dopo sei mesi di prigionia è finita anche sulla stampa estera trasformandosi in un poco confortante spot per il nostro paese. A ricostruire la spiacevole vicenda del tweet in cui il vicepresidente del Senato allude a «sesso consenziente» tra le ragazze e i guerriglieri che le avevano rapite è il quotidiano britannico The Telegraph, in un articolo firmato dalla corrispondente a Roma Alice Philipson.

ITALY-SYRIA-CONFLICT-HOSTAGES-FREED(Foto: Filippo Monteforte / Afp / Getty Images)

«Il vicepresidente del Senato italiano sostiene che le operatrici umanitarie rapite hanno fatto sesso con il loro sequestratori», è il titolo del pezzo in bella mostra sul sito del quotidiano, in ci si racconta del messaggio riportando anche la successiva giustificazione di Gasparri. Il senatore ha spiegato di aver semplicemente fatto una domanda, riprendendo nel tweet quanto già affermato da un sito d’informazione, il quale a sua volta riportava presunte dichiarazioni di Greta Ramelli e Vanessa Marzullo rese ai pm. «Ho letto la notizia. Mi sono limitato – ha affermato Gasparri a Repubblica – a chiedere se fosse vera. Peraltro, a una persona che mi ha offeso per quelle parole, ho scritto di vergognarsi. E come ho detto a lui, ripeto a voi: un sito riportava che lo avevano detto le due ragazze ai pm. Ho anche scritto che spero non sia vero. Io registro e chiedo. Non ho affermato nulla».

Il guaio è che sulla stampa estera finiscono anche il curriculum di Gasparri e le sue precedenti gaffe. The Telegraph ricorda che il senatore è stato ministro delle Comunicazioni dal 2001 al 2008 e che non è la prima volta che finisce nella bufera per le sue affermazioni. Il giornale britannico ricorda in particolare il messaggio postato su Twitter dopo la vittoria dell’Italia contro l’Inghilterra agli ultimi Mondiali di calcio («Fa piacere mandare a fare… gli inglesi, boriosi e coglioni») e il commento all’elezione di Barack Obama alla presidenza degli Stati Uniti espresso al Senato («Con Obama alla Casa Bianca Al Qaeda forse è più contenta»). Non proprio una bella figura. E anche per questo Twitter si è scatenato contro di lui, con migliaia di persone che lo hanno segnalato al social perché gli venga sospeso l’account, con tweet conditi dall’hashtag #fuorigasparridatwitter.

(Foto di copertina da archivio LaPresse)

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