I lucchetti dell’ammmore invadono Brooklyn

22/11/2011 di Maghdi Abo Abia

La moda dei ganci di metallo legati ai ponti è arrivata addirittura a New York, scatenando malumori

Basta amore sul ponte di Brooklyn. In America, così com’era a Ponte Milvio, non si contano più i lucchetti, da quelli da palestra a quelli antiscasso, che penzolano dalla ringhiera della riviera est.

DA DOVE NASCE – L’usanza è nata in Italia, grazie a un libro di Federico Moccia. Da qui è esplosa nel resto del mondo, diventando un rituale per tutti i turisti che in questa maniera si giurano amore eterno. “Il significato è semplice. Chiudendo il lucchetto è come se bloccassi l’amore, e il buttare la chiave nel fiume vuol dire cementare per sempre il legame, perché non può essere riaperto. Il mio l’ho chiuso a Parigi”, ha detto il turista australiano Fern Simpson, 21anni, mentre rimira i lucchetti attaccati sul ponte centrale.

DOV’E’ ARRIVATA – Come già detto, questo gesto simbolico ha debuttato a Roma circa cinque anni fa grazie al romanzo “Ho voglia di te” scritto da Federico Moccia. Dopo aver letto questo libro, i ragazzi hanno preso d’assalto Ponte Milvio per giurarsi amore eterno. E da qua è partita per arrivare in tutto il mondo. Lo scrittore, intervistato dal Guardian lo scorso agosto, ha confermato come la sua intuizione abbia raggiunto una dimensione planetaria, al punto che “ora sono diffusi sulla parte destra dei ponti di tutto il mondo”.

LI TOGLIAMO – Un’opera d’arte mondiale quindi, che non piace alle autorità americane, che fanno i conti col fenomeno dal 2010.  Alcuni funzionari del Dipartimento dei Trasporti hanno confermato di essere al corrente di quest’usanza e di organizzare “ronde temporanee” per levarli da lì. Per altri invece è diventata un’attrazione ulteriore. I turisti arrivano, li chiudono, scrivono il loro nome e la data. Un rituale che raccoglie sempre più adepti.

LE REAZIONI – “Non capisco tutto questo polverone. Non fanno nulla di male e cercano solo un modo per lasciare una traccia del loro amore”, ha dichiarato Robert Benjamin, 22enne di Canarsie. “Hanno un significato profondo -ha aggiunto Daisha Perez, 18enne dell’East Side- La gente coltiva solo un simbolo, è una moda ma molto interessante”. Altri invece non sono d’accordo, pervasi da un’ondata di realismo che per qualcuno puo’ addirittura rappresentare la ragione: “Se tra cinque anni torno e lo trovo qua, ha un senso. Sennò è solo una perdita di tempo, perché tanto so che tra una settimana sarà sparito”, la posizione del turista egiziano Diaa Ragab, 29 anni.

L’UTILITA? – Milioni di giovani in tutto il mondo si sono lasciati impressionare da un gesto all’apparenza innocente ma quantomai fastidioso per l’umanità. Se tutte le persone innamorate della terra dovessero attaccare un lucchetto per gioire della propria passione, non basterebbero forse tutti i ponti del mondo, con conseguenze visiva inevitabili. Basta solo un gesto, un mazzo di fiori, una cena. Se bastasse un lucchetto per giurare amore eterno la vita sarebbe più semplice. Una simbologia, fine a se stessa e anche fastidiosa per alcuni, come le scritte sull’asfalto o sui muri. Almeno qualcuno potrà gioirne, come i ferramenta. Con tutti quei lucchetti venduti…

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