Il Veneto di Zaia e l’incredibile «Festa della Famiglia Naturale»

La notizia è di quelle che danno i brividi e dice che in Veneto la giunta regionale ha deliberato la promozione della «Festa della Famiglia Naturale», da tenersi l’ultimo giorno di scuola, nelle scuole, prima della sosta natalizia.

La delibera  di Giunta proposta dall’Assessore all’Istruzione Elena Donazzan, discende dall’approvazione in Consiglio regionale di una mozione sovrapponibie, con primo firmatario il Consigliera regionale Arianna Lazzarin. Donazzan ha un curriculum da estremista di destra di tutto rispetto, dopo gli esordi nel Fronte della Gioventù è passata in AN e una volta divenuta assessore si è resa protagonista di proposte degne del fascismo, come l’ideona di bandire dalle biblioteche della regione i libri degli scrittori che hanno espresso solidarietà per Cesare Battisti, l’ex terrorista che ha trovato asilo in Brasile.

Spiega Donazzan a Vicenzatoday.it:

«Questa è una scelta semplice e bella presa per valorizzare la famiglia naturale come pilastro della nostra società ed esprimere con un atto e un appuntamento il nostro riconoscimento di valori indiscutibili, che discendono dalle leggi millenarie della natura e che nessun atto umano può modificare».

Fortunatamente la Regione Veneto non ha poteri sulle scuole e la delibera si risolve in un invito e non in un ordine, ma è chiaro che iniziative del genere non possano passare impunemente e si spera che il ministro Giannini intervenga a impedire che qualche preside di simpatie reazionarie, faccia contenti Donazzan e compagnia.

Compagnia che nella stessa delibera se la prende anche con il Documento Standard per l’Educazione Sessuale in Europa, redatto dall’Ufficio Europeo dell’OMS, da tempo la bestia nera del fronte omofobo perché promuove la comprensione della sessualità e dell’omosessualità e si permette di presentare ai pargoli le famiglie con genitori omosessuali, come famiglienormali. Insopportabile per il fronte omofobo, che non avendo argomenti con  i quali motivare la propria ostilità, s’inventa allora l’esistenza della famiglia naturale. Un parto della fantasia come il «diritto naturale», spesso usato dai bigotti in altre evenienze, ma la famiglia costruita sul matrimonio tra un uomo e una donna e il diritto in generale, sono quanto di più innaturale possa esistere, trattandosi di complesse convenzioni umane, tra umani.

Nessuna specie in natura si sposa, nessuna specie ha un sistema di regole come il diritto istituito dagli umani e nessuna «legge» si può definire «naturale». In natura le famiglie si fanno e si disfano come viene e persino la «famiglia» biblica era profondamente diversa da quella che Donazzan e soci troppo vicini alla chiesa cattolica spacciano per «naturale». I grandi patriarchi erano poligami e anche Gesù è spuntato da una famiglia più soprannaturale che naturale. I «valori indiscutibili, che discendono dalle leggi millenarie della natura» citati da Donazzan non sono per niente indiscutibili, le piacerebbe, e non discendono da leggi millenarie della natura, perché queste non esistono e non sono mai esistite. Chi volesse dimostrare il contrario può cimentarsi nell’impresa, scoprirà fin da subito quanto sia impossibile farlo senza debordare nel ridicolo e in affermazioni stentoree quanto infondate, come quella di Donazzan.

Si tratta semplicemente un espediente retorico messo in campo da chi non ha altri argomenti per giustificare la propria ostilità al riconoscimento dei diritti degli omosessuali, esattamente come le bufale messe in giro contro il Documento Standard per l’Educazione Sessuale in Europa, che gli stessi estremisti di destra hanno tentato di delegittimare affermando falsamente che prevede l’insegnamento della masturbazione ai bambini delle elementari e altre sconcezze assortite. Nulla di più lontano dalla realtà, ma estremisti come Donazzan non si fermano di fronte a nulla, nemmeno alla strumentalizzazione del Natale e della scuola pubblica per promuovere il proprio set di credenze. Personaggi come Donazzan e i colleghi che hanno validato la sua proposta, sono a tutti gli effetti dei nemici della tolleranza reciproca, personaggi che sembrano trovare la loro ragione d’esistere nel cercare d’imporre le proprie credenze religiose anche ai non credenti, abusando del proprio ruolo per farlo.

Share this article