Come funzionano i campi di addestramento dell’Isis

La prima condanna a due jihadisti britannici che si sono uniti all’Isis ha permesso di scoprire quale sia la dura routine dei campi di addestramento dove viene insegnata la guerra santa contro gli infedeli. Sveglia alle 4,30, tante preghiere ed esercitazioni militari, e una vita totalizzante che aveva terrorizzato gli aspiranti miliziani dei fondamentalisti siriani.

Isis campo di addestramento 2
L’orario del capo di addestramento dell’Isis. Sveglia con la preghiera alle 4,30 lezioni di religione, allenamento, colazione, addestramento militare, preghiera e routine ripetuta fino alle 22. Screeshot: Welt.de

L’ISIS E I CAMPI DI ADDESTRAMENTO – Mohommod Hassin Nawaz e suo fratello Hamra sono i primi due jihadisti condannati dalla magistratura britannica per essersi uniti all’Isis. Grazie al loro arresto e al successivo processo sono state ottenute importanti informazioni su come sia la vita in un campo di addestramento delle milizie fondamentaliste di al-Baghdadi. Come mostra un foglietto  dell’orario trovato dagli inquirenti nelle tasche dei fratelli di Hawaz, la vita nel campo dell’Isis era particolarmente dura e severa. La sveglia era alle 4,30 di mattina, per recitare la preghiera Fajir, la prima delle cinque che ogni musulmano deve recitare durante il giorno. Subito dopo gli aspiranti guerriglieri dell’Isis frequentavano le lezioni sull’Islam, seguite da allenamenti fisici e poi dall’addestramento militare. La routine si ripeteva durante la giornata, intervallata da alcune pause e dalle preghiere. Alle 22 la giornata finiva, e c’era la pausa per il riposo notturno. Una vita molto dura, sognata dai due fratelli di un sobborgo londinese, che erano fuggiti dalle loro vite affascinati dal mito della jihad. Il terrorismo non era però la vera scelta di vita dei fratelli Nawaz, che hanno subito avvertito durante il loro addestramento come quel tipo di esistenza fosse troppo dura per loro.

L’ISIS E LA FUGA DAL TERRORISMO – I due fratelli Nawaz non potevano tenere i loro cellulari durante i corsi militari e religiosi, anche se tempestavano di foto i loro familiari inviando le immagini su Whatsapp che li ritraevano in pose da combattimento. Foto che rimarcavano uno spirito più da turista che da guerrigliero, tanto che Mohommod ha scritto alla sua fidanzata di avvertire la sua mancanza, e di temere di non vederla più. I due fratelli Nawaz erano fuggiti dall’Inghilterra nell’agosto del 2013, ed erano arrivati in Siria attraverso un contatto conosciuto sui social media della jihad. La loro fuga era stata coperta per alcune settimane dai loro familiari, che li avevano avvertiti dei possibili bombardamenti degli Stati Uniti contro i terroristi. All’epoca gli Usa pensavano a una missione militare anti Assad, ma il monito, la solitudine e la vita troppo dura e non confacente alle loro aspettative ha convinto i due fratelli a ritornare a casa. La polizia britannica li ha però subito arrestati, e ha trovato nei loro borsoni molte munizioni così come scarponi e tute militari. Solo ricordi da mostrare agli amici per i Nawaz, che però sono stati condannati a scontare diversi anni in carcere per aver aderito a un’organizzazione terroristica. Il loro avvocato ha provato a difenderli rimarcando come il loro vero scopo fosse la fuga da una vita deludente piuttosto che la militanza nella guerra santa, ma i magistrati non hanno accolto questa tesi difensiva. Mohommod Haassin Nawa e suo fratello Hamra sono così diventati i primi due britannici condannati per esser entrati nell’Isis. Si stima che alcune migliaia di cittadini europei di religione islamica si siano uniti alle milizie di al-Baghdati negli ultimi mesi.

Photo credit: JM LOPEZ/AFP/Getty Images

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