“Spese pazze” Basilicata, la beneficenza pagata con i rimborsi

C’è stato chi, come l’ex consigliere Idv Antonio Autilio, si è fatto restituire dalla regione Basilicata pure il denaro per il concerto di beneficenza di Massimo Ranieri, con la trovata delle “spese di rappresentanza”. È l’ultima frontiera delle Rimborsopoli, la grande abbuffata emersa nella gran parte dei Consigli regionali della penisola (17 su 20). Questa volta in salsa lucana, come riporta Giuliano Foschini sul quotidiano “La Repubblica“. Ieri la procura ha notificato 23 avvisi di conclusione delle indagini, compresi due consiglieri poi rieletti. L’inchiesta, condotta sulle rendicontazioni dei consiglieri regionali della Basilicata per il 2009, è un filone di quella generale che ha già portato al rinvio a giudizio per peculato di 32 persone. Tra queste l’attuale sottosegretario alla Salute Vito De Filippo, ex governatore, così come l’attuale, Marcello Pittella. Così come alla condanna a un anno e sei mesi dell’ex assessore Attilio Martorano, che aveva scelto il rito abbreviato.

BASILICATA, BENEFICENZA PAGATA CON I FONDI DEI RIMBORSI – Nell’elenco delle spese pagate con i soldi dei contribuenti ha trovato spazio di tutto, dalle tovaglie di Natale ai divani, passando per le creme antirughe e gli hotel di lusso, come si spiega sul quotidiano diretto da Ezio Mauro:

«Il consigliere del Pd, Santochirico, ha optato per l’acquisto di tre divani da ottomila euro; un suo collega ha scelto 58 panettoni da distribuire a tutti i suoi amici. Immancabile c’è il “soggiorno con accompagnatrice non autorizzata” nell’albergo a cinque stelle, mentre c’è anche chi ha preferito la praticità con il rimborso della bolletta elettrica dell’ufficio», si legge.

 

SPESE PAZZE E RIMBORSI – Tra i rimborsi contestati trovano spazio anche quelli legati al cibo. E non è un caso che siano finiti coinvolti nell’inchiesta anche due ristoratori, con l’accusa di aver rilasciato fatture gonfiate. Scaglione (Centro democratico) ha presentato una ricevuta da 280 euro nella quale 160 pesano soltanto di “scampi freschi”. Ma non solo: in un unico giorno ha presentato ben sei fatture di ristoranti tra Milano e Potenza.

Ma c’è anche chi si è fatto rimborsare una rata dell’automobile comprata in leasing, per non parlare di lavaggi e riparazioni. Spiegazioni dovrà darle anche l’ex assessore Rosa Mastrosimone: nella lista dei suoi rimborsi (pagati con i fondi della Regione) trovano spazio «profumi, farmaci, articoli da regalo, abbigliamento, cornici, tabacchi, fiori, gioielli, pelletteria». E pure la «riparazione di una tv».

Se nel filone centrale dell’inchiesta si era salvati in cinque in tutto il Consiglio, nello stralcio tra quelli coinvolti è finita anche Adeltina Salierno (ex consigliere Pd). Per tutti i coinvolti è probabile che arrivi presto la richiesta di rinvio a giudizio del pm.

(Photocredit: screenshot YouTube/Retetre)

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