La figuraccia razzista di Rudolph Giuliani

Rudolph Giuliani difende la polizia accusata di uccidere, e di uccidere soprattutto i neri, dicendo al suo interlocutore, nero: «Perché non la riducete (la violenza dei neri) così che non ci sia bisogno di tanti poliziotti bianchi nelle aree nere?». Ed è subito bufera sull’ex sindaco di New York.

 LE AFFERMAZIONI RAZZISTE DI GIULIANI – A Cleveland la polizia aveva appena sparato a un dodicenne nero, colpevole di maneggiare una pistola giocattolo e su NBC era in onda un dibattito sul fatto indubitabile per il quale la polizia negli Stati Uniti uccide sopratutto i cittadini con la pelle nera. Presente anche l’ex sindaco di New York Rudolph Giuliani, repubblicano e fan del law & order, che si è lasciato andare a una tirata dall’evidente sapore razzista, scatenando la bufera: «Perché non la riducete (la violenza dei neri) così che non ci sia bisogno di tanti poliziotti bianchi nelle aree nere? I poliziotti bianchi non sarebbero lì se voi non vi stesse uccidendo l’un l’altro».

LA BUFERA SU GIULIANI – Gli ha risposto in diretta il professor  Michael Eric Dyson, accusandolo d’applicare una «falsa equivalenza» e ricordando che i neri che uccidono i neri vanno in galera, mentre i poliziotti bianchi che uccidono neri non vanno in prigione. Senza dimenticare poi che la violenza negli Stati Uniti è intra-razziale, l’84% dei bianchi è ucciso da bianchi, e che nessuno manda poliziotti neri a sparare ai bianchi e muoiono molti meno bianchi (che sono di più) per mano della polizia, di quanti non siano i neri ai quali prima si spara e poi si fa un’inchiesta per vedere come giustificare la loro morte. Meno misurate le risposte giunte a Giuliani da altri commentatori e in particolare dalla rete, dove Giuliani è stato accusato apertamente di essere un vecchio razzista bianco, che legittima un’ideologia suprematista, violenta e assassina.

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