Pensione, così ci si potrà andare prima

Pensione, così si potrebbe andarci prima: il pensionamento anticipato è ancora sul tavolo della discussione pubblica, e torna d’attualità dopo le parole del Commissario dell’Ente e probabile prossimo presidente, Tiziano Treu: “La previdenza anticipata sarà uno dei temi dell’anno prossimo”, e con ogni probabilità proprio l’Inps farà alcune proposte per rimettere mano all’impianto della Legge Fornero sulla quale peraltro pende anche la proposta di referendum della Lega Nord, appoggiato dalla Cgil.

IN PENSIONE IN ANTICIPO – Per rimettere mano al sistema previdenziale e consentire ai lavoratori che vogliono di smettere di lavorare qualche anno prima, sembrano tre le proposte sul campo, scrive il Messaggero. La prima si concretizza nel cosiddetto “prestito previdenziale”, con il quale si permette ad un lavoratore “di andare a riposo due o tre anni prima rispetto ai requisiti previsti; il datore di lavoro continua a versare i contributi ed alla scadenza il pensionato inizia a restituire con piccole trattenute mensili gli emolumenti percepiti”. In questo modo, con una sorta di micro-rateizzazioni, l’anticipo pensionistico può essere coperto nel futuro con trattenute sulla pensione: “Il vantaggio di questa soluzione è che ha oneri contenuti per le finanze pubbliche, al massimo 400 milioni di euro l’anno”, continua il quotidiano romano.

IL NODO COPERTURE – La seconda proposta è emersa da tempo, è quella del presidente Pd della commissione lavoro, Cesare Damiano: “Presa come riferimento l’età di 66 anni, sarebbe possibile accedere alla pensione tra i 62 e i 70, accettando però decurtazioni del 2% l’anno se l’uscita è anticipata ed al contrario incassando un assegno più pesante in caso di permanenza prolungata al lavoro”, scrive ancora il Messaggero. “Una variante del modello del pensionamento flessibile prevede al posto di penalizzazioni esplicite”, ed è la terza ipotesi, “il calcolo dell’assegno col metodo contributivo, che è normalmente più sfavorevole”. In ogni caso l’intero treno della previdenza anticipata dipende dalla copertura finanziaria: “Il ministero dell’Economia teme che anche piccole modifiche possano alla lunga minare l’edificio della riforma”, scrivono da via del Tritone: preoccupa infatti “la copertura dei costi che si determinerebbero nell’immediato, per la probabile fuga verso la pensione di coloro che sono rimasti bloccati in questi anni”.

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