La solita (e stupida) polemica sulla donna del calendario Pirelli

Puntuale come i depliant dei regali di Natale nella casetta della posta, arriva la polemica sul Calendario Pirelli. L’edizione 2015 regala scatti femminili di donne in latex immortalate dall’americano Steven Meisel, uno dei fotografi di moda di maggior successo al mondo.

Stavolta l’attacco di «sessismo» parte da due deputate del Pd (Roberta Agostini e Micaela Campana). Agostini, intervistata nella trasmissione Klauscondicio, commentando l’immagine femminile nel calendario, coglie l’occasione per parlare anche del celebre calendario. Secondo l’onorevole bisognerebbe puntare di più sulle «donne che lavorano donne alla guida di automobili, donne a capo di aziende del nostro Paese».
Dello stesso avviso è anche la deputata Campana che, come riporta l’HuffPost, dichiara: «Chi ha fatto quel calendario ha sicuramente voluto mostrare un’immagine bella della donna, ma non può essere solo questa. E io, a titolo personale, non mi ci riconosco. Bisogna trovare il giusto equilibrio».

Ricordiamo però che il monito del “giusto equilibrio” arriva all’indomani non solo del report sul corpo femminile (“Rosa Shocking. Violenza, stereotipi…e altre questioni del genere” ndr)  ma anche delle parole di “Lady Like” Alessandra Moretti, collega di partito. «Io, la Boschi, la Madia, abbiamo uno stile ‘Lady Like’: dobbiamo e vogliamo essere belle, brave, intelligenti ed eleganti. Lo stile della Bindi? Mortificava la bellezza», ha sottolineato ieri fieramente l’eurodeputata. Perché si sa, per fare politica bisogna anche esser belle: è fondamentale.

Così, mentre non si risolve il problema dei troppi obiettori di coscienza nei reparti di ginecologia (e sopratutto nelle farmacie italiane), mentre si cerca ancora di capire come funzionerà il bonus bebè, qui ci si preoccupa di dare consigli “artistici” ai pubblicitari Pirelli. Chissà se alle donne di questo Paese interessa di più del lato B di “The Cal “o dei 300 euro offerti dallo Stato per coprire i costi di una baby sitter.

Intanto noi vi riproponiamo il calendario Pirelli e una bella novità per l’edizione 2015: non il ritorno del latex e dei frustini a discapito del «calendario concettuale», ma miss Aprile.

Novanta chili e un metro e ottanta: la vera rivoluzione.

(In copertina lo scatto di Steven Meisel, credits LaPresse)

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