«L’Isis in Siria ha perpretato crimini di guerra e crimini contro l’umanità»

L’Isis ha perpetrato in Siria «crimini di guerra e crimini contro l’umanità» e i comandanti dell’Isis «sono individualmente e penalmente responsabili per questi reati». Lo afferma la Commissione di inchiesta dell’Onu sulla Siria in un rapporto reso noto oggi a Ginevra.

Foto: BARAA AL-HALABI/AFP/Getty Images
Foto: BARAA AL-HALABI/AFP/Getty Images

L’ALLEANZA TRA ISIS E AL-QAIDA – La guerra in Siria e in Iraq contro il terrorismo islamico potrebbe trasformarsi significativamente nei prossimi mesi. Secondo la Associated Press infatti, l’Isis e al-Qaida avrebbero siglato un’intesa per porre fine alle ostilità tra di loro, in modo da sviluppare una strategia di attacco comune contro i nemici del fondamentalismo islamico. Associated Press cita come fonti esponenti della resistenza siriana anti Assad, che però fanno parte del gruppo “laico” appoggiato da Stati Uniti e Paesi occidentali. Questa collaborazione tra i due gruppi terroristici potrebbe determinare un cambiamento di strategia da parte dell’esercito americano, che finora si era concentrato su obiettivi militari legati ai miliziani del califfato guidato da al-Baghdadi. Se in Iraq l’impatto di questa alleanza sarebbe relativamente contenuta, in Siria i cambiamenti potrebbero essere molto più rilevanti. Isis e il gruppo affiliato ad al-Qaida, al-Nusra Front, hanno combattuto in modo sanguinoso nei mesi passati per contendersi l’egemonia della ribellione contro Assad, così indebolendosi reciprocamente anche nel conflitto con occidentali e curdi.

IL MESSAGGIO DI ABU BAKR AL BAGHDADI – Nel frattempo il redivivo califfo dello Stato Islamico Abu Bakr al Baghdadi torna a parlare: «La marcia dei mujaheddin andrà avanti fino a quando non raggiungerà Roma». Il messaggio serve a smentire le voci che nei giorni scorsi lo davano per morto o quantomeno ferito. Si tratta di un messaggio di 17 minuti diffuso dal al-Furqan Media Foundation dell’Isis, la cui attendibilità non è stata al momento dimostrata, ma che viene dato per autentico da Site, l’autorevole sito americano di monitoraggio dell’estremismo islamico sul web. Il presunto Baghdadi appare dunque più battagliero che mai, e le sue parole vengono peraltro diffuse proprio mentre alti funzionari dell’amministrazione Obama, citati in forma anonima dalla Cnn, affermano che il presidente americano ha chiesto al suo team per la sicurezza nazionale di rivedere la strategia Usa in Siria, dopo aver realizzato che l’Isis non può essere sconfitto senza una transizione politica a Damasco e senza la destituzione del presidente siriano Bashar al Assad.

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LONDRA VERSO IL SEQUESTRO DEI PASSAPORTI DEI TERRORISTI SOSPETTI – Nel frattempo a Canberra David Cameron ha annunciato che Londra rafforzerà le sue misure antiterrorismo per affrontare la minaccia dell’Isis, atorizzando la confisca dei passaporti delle persone sospette ed impedendo il ritorno dei combattenti jihadisti. Inoltre, una nuova legge prevederà che le «compagnie aeree che non rispettano le liste d’interdizione al volo (fornite dalle autorità) non siano più autorizzate ad atterrare nel Regno Unito», ha aggiunto il premier britannico. Secondo i calcoli sono più di 500 le persone che dal Regno Unito sono partite in Iraq e Siria e circa la metà sarebbero ritornate in patria, tanto che l’anno scorso gli arresti per terrorismo sono stati circa 200.

(Photocredit: ARIS MESSINIS/AFP/Getty Images & BARAA AL-HALABI/AFP/Getty Images)

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