Il servizio de Le Iene sul Multa-gate del sindaco Marino

Con un servizio di Dino Giarrusso, Le Iene sono tornate sulla vicenda delle multe non pagate dal sindaco di Roma Ignazio Marino, ormai diventato un caso da prima pagina per la lunga serie di informazioni e smentite fornite alla stampa e all’opinione pubblica e per le voci di dimissioni che si sono rincorse negli ultimi giorni.

Photocredit: Mediaset/Le Iene
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MARINO E LE MULTE NON PAGATE: RITARDI, RICORSI E HACKER – Il servizio de Le Iene comincia con un riassunto di tutta la vicenda, partita proprio con una segnalazione del programma che aveva notato la Panda rossa del sindaco parcheggiata nel parcheggio del Senato senza che né avesse il permesso, non essendo più un senatore. Oltretutto, su quella Panda era ben visibile il permesso per circolare nella ZTL del centro di Roma, permesso che però era scaduto lo scorso giugno e rinnovato soltanto due mesi più tardi. A quel punto il senatore del Nuovo Centrodestra Andrea Augello aveva presentato un’interrogazione dopo aver scoperto che, l’auto di Marino era stata multata otto volte: otto multe che il sindaco non aveva mai pagato. Questo aveva scatenato la risposta dello staff di Marino che aveva inizialmente giustificato la cosa prima con un ritardo amministrativo nel rinnovo del permesso, cosa che avrebbe portato la Panda rossa all’iscrizione in una “White List”, con relativo permesso temporaneo che la abilitava a circolare nella zona a traffico limitato. Poi si era parlato di un ricorso evitato grazie all’autotutela, anche se comunque le multe non erano state pagate. Infine, era stato lo stesso Ignazio Marino a prendere la parola, sostenendo che un hacker si sarebbe introdotto nei sistemi protetti del Campidoglio facendo “sparire” il suo pass per la ZTL, regolarmente rinnovato. Una trappola ordita ai suoi danni?

(QUI il servizio completo de Le Iene)

Photocredit: Mediaset/Le Iene
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MARINO E LE MULTE NON PAGATE: DUE INTERROGAZIONI DIVERSE AL DATABASE – A sostegno di questa tesi, Marino aveva mostrato due stampate, frutto di un’interrogazione al database, che evidenziavano come il permesso di circolazione associato alla sua Panda Rossa fosse sparito. In realtà, come fanno notare Le Iene, la richiesta del nuovo permesso è è avvenuta il 12 agosto scorso quando, cioè, tutte le multe erano già state assegnate. E c’è dell’altro. Come spiega Andrea Augello, quelle due stampate esibite da Marino erano simili ma non identiche: i risultati presenti sui fogli – uno con il pass, l’altro no – erano frutto di due interrogazioni diverse al database del Campidoglio: in una si specifica il tipo di permesso che si vuole cercare, nell’altro no. Ed è in quest’ultimo caso che il sistema fornisce in risposta lo storico dei permessi legati alla macchina del sindaco. Quell’hacker denunciato da Marino, quindi, non ci sarebbe mai stato.

Photocredit: Mediaset/Le Iene
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MARINO E LE MULTE NON PAGATE: IL SILENZIO DEL SINDACO – Giarrusso cerca più volte di chiedere spiegazioni al sindaco Marino che, però, elude tutte le domande. Ed è mentre La Iena cerca di intervistarlo che le telecamere di Mediaset si accorgono della Panda del sindaco: parcheggiata in divieto di sosta davanti alla vetrina di un negozio.

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(Photocredit copertina: Mediaset/Le Iene)

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