Anonymous viola l’archivio del Sap: «Fascisti. Avete massacrato Stefano Cucchi»

Gli hacker di “Anonymous” hanno violato l’archivio del sito del Sap, il Sindacato autonomo di Polizia finito recentemente nelle polemiche per via delle dichiarazioni sulla sentenza Cucchi. Sono stati violati alcuni file con all’interno numeri di telefono, mailing list e i contenuti provenienti dal forum interno degli iscritti.

«La giustizia – afferma Anon in una nota diffusa sullo spazio violato – non è quella dei tribunali dei carnefici di stato, la vera giustizia è la vendetta degli oppressi!». Il gruppo chiede una legge contro la tortura da parte delle forze dell’ordine, continua video sorveglianza nelle questure e nelle carceri e leggi «che permettano di espellere dalle forze dell’ordine e di punire adeguatamente chi tra gli agenti si sia macchiato di maltrattamenti, percosse o molestie contro persone in stato di fermo, arresto o comunque sotto custodia».

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Daniele Leone / LaPresse

Ci incarichiamo di dare una parziale espressione all’ira delle vittime inermi della violenza di stato, perciò, secondo i nostri metodi abbiamo violato per la seconda volta l’archivio del sito sap-nazionale.org (Sindacato Autonomo di Polizia); quà di seguito riportiamo quelle che di fatto rappresentano le garanzie minime del cittadino nei confronti dello stato, in qualsiasi stato moderno; garanzie che evidentemente in Italia ancora non esistono e che Anonymous non si stanca di rivendicare con tutte le sue forze

«Vili fascisti in camicia blu della polizia, non solo avete massacrato Stefano Cucchi ma avete anche umiliato la sua famiglia con un processo farsa che ha lasciato tutti impuniti e oltre a ciò vi siete permessi di irridere Stefano e i suoi cari». Gli hacker a dimostrazione riportano le parole sotto accusa, quelle del segretario del sindacato, Gianni Tonelli: “Se uno ha disprezzo per la propria condizione di salute, se uno conduce una vita dissoluta, ne paga le conseguenze”.

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