Monte dei Paschi di Siena, condannato Giuseppe Mussari

Giuseppe Mussari, ex Presidente di Banca Monte dei Paschi di Siena è stato condannato al processo Alexandria, uno dei filoni dell’inchiesta su Mps. Condannati insieme a Mussari gli altri due imputati, l’ex direttore generale Antonio Vigni e l’ex capo area finanza Gianluca Baldassarri. Per tutti l’accusa era di ostacolo in concorso all’esercizio delle funzioni delle pubbliche Autorità di Vigilanza per la vicenda della ristrutturazione del derivato Alexandria. Per ciascuno è stata stabilita una condanna a tre anni e sei mesi di reclusione con l’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni. L’accusa aveva chiesto 7 anni per Mussari e 6 per Vigni e Baldassarri.

Montepaschi Siena, condannato Giuseppe Mussari
(Lapresse-AP Photo/Gregorio Borgia, File)

LE REAZIONI DEI LEGALI – I legali di Giuseppe Mussari, Antonio Vigni e Gianluca Baldassarri faranno ricorso contro la sentenza a tre anni e sei mesi decisa oggi dal Tribunale di Siena nel processo sul derivato Alexandria. Lo hanno annunciato gli stessi difensori al termine dell’udienza. «Siamo molto sorpresi e ovviamente faremo appello», ha detto Fabio Pisillo, uno dei legali dell’ex presidente di Mps. «Non sono soddisfatto quando vinco, figuriamoci quando perdo – ha aggiunto l’avvocato Franco Coppi, legale di Vigni -. Faremo sicuramente appello». Anche l’avvocato di Baldassarri, Filippo Dinacci, ha detto ai cronisti che l’appello «è il minimo che si può fare». Dinacci ha poi aggiunto: «I testi comparsi in tribunale hanno dimostrato che Bankitalia era a conoscenza di tutta la vicenda relativa al mandate agrimeent. Hanno dovuto anche cambiare capo di imputazione perché non riuscivano evidentemente a dimostrare l’ostacolo come evento ingannatore». «Leggeremo le motivazioni per capire l’impianto della sentenza, direi che hanno ascoltato la piazza», ha concluso Stefano Cipriani, un altro legale di Vigni.

 

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LA GIOIA DEL SINDACO VALENTINI – Sulle vicende passate di Banca Monte dei Paschi “la giustizia comincia a fare il suo corso!”. Lo scrive in un tweet il sindaco di Siena, Bruno Valentini, commentando a caldo la sentenza di condanna per l’ex presidente di Mps, Giuseppe Mussari, l’ex dg Antonio Vigni, e l’ex capo area finanza Gianluca Baldassarri.

LE PAROLE DEL SINDACO DI SIENA – Lo stesso Valentini ha poi riferito di aver accolto l’iniziativa del Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi che scriverà al presidente del Consiglio per chiedere azioni tempestive ed efficaci per contrastare la tempesta mediatica e di Borsa che sta mettendo in difficoltà Banca Mps nonostante la sua attuale adeguatezza patrimoniale, in relazione al risultato ritenuto insoddisfacente negli stress test: «Mi trovo ancora una volta a ringraziare il presidente della Regione Enrico Rossi per la sua iniziativa nei confronti del Governo: abbiamo bisogno di un intervento tempestivo per aiutare Banca Mps a superare una condizione di estrema difficoltà prodotta dal risultato degli stress test, procedura gestita in modo discutibile da una Bce che penalizza le banche italiane che erogano credito ad imprese e famiglie».

«MPS È LA TERZA BANCA ITALIANA» – «Bisogna continuare nella verifica delle responsabilità, politiche e giudiziarie, che sono all’origine dell’attuale difficoltà. Ma, allo stesso tempo, dobbiamo ridare un futuro alla Banca non dimenticando mai che Mps è la prima azienda toscana e la terza Banca italiana con 26 mila dipendenti e milioni di clienti. E’ questo il cuore della questione: la vicenda riguarda l’intero Paese percio’ il Governo e la Banca d’Italia non possono stare a guardare subendo passivamente l’eccesso di rigore europeo».

LE PROTESTE DI LEGA NORD E MOVIMENTO 5 STELLE – In attesa della sentenza, Lega Nord e Movimento 5 Stelle Siena hanno organizzato due presidi all’esterno del Palazzo di Giustizia. I manifestanti, circa una trentina in totale, con le bandiere dei rispettivi movimenti, hanno appeso uno striscione con la scritta «Il Pd rovina Siena». Analogo slogan è riportato in finte banconote da 20 miliardi che gli attivisti del Carroccio distribuiscono ai passanti.

PERSO IL 40 PER CENTO DEL VALORE – Intanto nell’ultima settimana il titolo ha perso il 40 per cento del suo valore, ora attestatosi a 3,1 miliardi. Colpa anche dell’ultimo crollo odierno, con Mps caduta a Piazza Affari con un -10,46 per cento che porta il valore delle azioni a 60 centesimi. La banca capitalizza oggi 3,1 miliardi di euro, contro i 2,9 miliardi della seduta antecedente l’avvio dell’aumento da 5 miliardi di giugno, che il mercato considera quindi quasi completamente “bruciato”.

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