Giulio Tremonti indagato per corruzione a Milano

Aver incassato una tangente da Finmeccanica, nel marzo 2009, ai tempi in cui era ministro dell’Economia, in cambio dell’ammorbidimento della sua iniziale contrarietà all’acquisto, avvenuto nel luglio 2008 per 3,4 miliardi di euro, da parte della società controllata dal Tesoro della società americana Dns, fornitrice del Pentagono.

PARCELLA IN CAMBIO DEL PARERE FAVOREVOLE – È l’accusa che viene formulata dalla Procura di Milano a carico del senatore Giulio Tremonti, ora indagato per corruzione e di cui dà notizia oggi il Corriere della Sera con un articolo a firma di Luigi Ferrarella e Giuseppe Guastella. Secondo gli inquirenti la tangente al ministro dell’Economia del governo Berlusconi sarebbe stata veicolata dietro lo schermo di una parcella professionale pagata da Finmeccanica, come saldo di un’apparente consulenza sui profili fiscali dell’acquisizione proprio di Dns, allo studio tributaristico Vitali Romagnoli Piccardi & Associati, dal quale Tremonti era uscito e del quale è ora nuovamente diventato socio.

VECCHIA TESTIMONIANZA – Nell’inchiesta della Procura di Milano vengono coinvolti Enrico Vitali, collega di Tremonti e suo socio di studio, Pierfrancesco Guarguaglini, ex presidente di Finmeccanica, ed Alessandro Pansa, ex direttore finanziario della società. Da subito Tremonti e gli altri indagati Vitali, Guarguaglini e Pansa potranno presentare memorie o chiedere di essere ascoltati, anche per capire di quali nuovi elementi dispongano i pm milanesi Roberto Pellicano e Giovanni Polizzi. Ferrarella e Guastella sul Corriere della Sera ricordano che nel 2010 l’ex consulente di Finmeccanica Lorenzo Cola in un interrogatorio al pm romano Paolo Ielo aveva collegato il cambio di atteggiamento del ministro Tremonti, da contrario a favorevole, proprio alla parcella liquidata da Finmeccanica allo studio tributaristico dei suoi soci.

TREMONTI: «HO ASSOLUTA FIDUCIA NELLA GIUSTIZIA» – «Ben prima di entrare nel governo, insediatosi venerdì 8 maggio 2008, mi sono cancellato dall’ordine degli avvocati e sono uscito dallo studio in base ad atto notarile e perizia contabile. Ci sono rientrato solo nel 2012, un anno dopo la fine del governo, come prescrive la legge. Nel durante ho interrotto tutti i rapporti con lo studio». Così Giulio Tremonti che, in una nota, sottolinea che l’operazione Drs-Finmeccanica «ha interessato e coinvolto la politica industriale e militare di due Stati. Come risulta dai documenti Sec e Consob, l’operazione è iniziata nell’ottobre 2007 ed è stata conclusa lunedì 12 maggio 2008. Anche seguendo il calendario, si può dunque verificare che, per la sua dinamica irreversibile e per la sua natura internazionale, l’operazione non era da parte mia né influenzabile, né modificabile, né strumentalizzabile. In questi termini, non ho mai chiesto o sollecitato nulla ed in nessun modo da Finmeccanica. Anche per questo, come sempre, ho assoluta fiducia nella giustizia».

(Foto di copertina di Mauro Scrobogna da archivio LaPressse)

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