Ama: trasferiti 500 operatori per l’emergenza “porta a porta”

L’ama ha disposto l’immediato trasferimento di circa 500 operatori nei tre Municipi in cui sta prendendo piede la raccolta differenziata. I rinforzi sono arrivati già a fine settimana scorsa nei municipi VIII (Appio Latino e Ostiense), X (Ostia, Acilia, Casal Palocco) e XIV (Aurelio, Trionfale e Primavalle). Una raccolta porta a porta iniziata nella confusione generale. I kit per la differenziata spesso non distribuiti e un’informazione carente hanno portato ad un nuovo allarme rifiuti. La solita storia della coperta corta, perché gli operai di sostegno sono stati tagliati ai Municipi II, III, IV, VI e X.

LA DENUNCIA DEI DIPENDENTI – Secondo quanto riferito dai dipendenti, riuniti nella pagina Facebook Agoa (agenzia giornalistica operatori Ama), i trasferimenti lasceranno scoperte zone della città in cui la situazione è già delicata. «La raccolta porta a porta – scrivono i dipendenti – , per una serie di motivi, necessita di un utilizzo massiccio di personale, e l’organico (operai intendiamo) di cui dispone l’Ama è, evidentemente, insufficiente. E’ molto probabile che già da oggi gli effetti negativi sul servizio nei municipi 2° e 3° si faranno sentire. C’è stato uno svuotamento di circa il 60% del personale operante in quei municipi. Tra l’altro, a causa dei criteri di scelta di tale personale (di cui è meglio non parlare), sono rimasti nelle zone operai/ie sopra i 50 anni di età.»

LE PROBLEMATICHE – Le criticità lamentate dagli addetti ai lavori riguardano in primo luogo il la tempistica dilatata che il “pap” comporta. «I tempi per la raccolta dei bidoni ubicati all’interno dei condominii si allungano di molto se si considera che si devono aprire/chiudere cancellate aspettando portieri o suonando campanelli e portare fuori/dentro i bidoni.» La mancata programmazione degli svuotamenti rischia di causare altre perdite di tempo, come riferiscono i dipendenti «I passaggi e gli svuotamenti prescindono dal contenuto (non essendoci delle indicazioni) e quindi si rischia di passare e svuotare bidoni della carta o del multi materiale, alle volte, vuoti».

LA CGIL – La stessa Cgil, qualche settimana fa aveva caldeggiato una valutazione dell’Ama sul rapporto costi/benefici della raccolta porta a porta «E’ chiaro che questo modello organizzativo – ha detto Natale Di Cola – ha dei costi elevati e richiede un grande impiego di risorse umane. Ama ha annunciato che a fine anno la differenziata sarà al 50%, noi chiediamo a questo punto di fermarci e capire se questo modello così funziona ».

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