Gasparri, Fedez e la dieta: mamma mia, che tristezza questo paese

Ieri l’internet è impazzito dietro il flame fra Gasparri e una ragazzina fan di Fedez: la seconda ha dato dello “sporco” a Gasparri, in difesa del suo idolo. Il primo, è Gasparri d’altro canto, le ha risposto di mettersi a dieta dopo una veloce occhiata alla sua immagine del profilo.

Ora: non bisognerebbe nemmeno stare qui a dire che un vicepresidente del Senato non dovrebbe sfottere una (massimo) 14enne su Twitter per il suo aspetto fisico. Non basta dire che “ha iniziato lei”. Nemmeno dire che “su internet non si può insultare”. La differenza fra l’asilo mariuccia e Palazzo Madama dovrebbe essere abbastanza chiara a tutti, ma tant’è.

D’altro canto, è agghiacciante l’abbrutimento della società civile, che sin dalla giovinezza è allenata (non senza motivi, per carità) all’odio verso la cosa pubblica, all’insulto, alla bava alla bocca, all’assoluta assenza di una voglia di dialogo, ma che dico, all’assoluta mancanza della comprensione di cosa sia il dialogo e a cosa possa servire.

Direte: tu pretendi questo da una 14enne e non dal vicepresidente del Senato? No! Io allibisco (e tremo) scoprendo giorno dopo giorno che gli errori con cui questo paese ha scritto nella storia la sua condanna all’oblio che oggi viviamo, non solo non sono stati corretti, ma si sono ingigantiti, aggravati, radicati, incancreniti nella società.

Il siparietto fra Gasparri e la fan di Fedez non è solo, ahinoi, un “simpatico” fatto dell’internet su cui esercitare il nostro biasimo, ma è l’agghiacciante rappresentazione finale di un paese allo sbando, in cui la società civile insulta i suoi “rappresentanti” senza fondamento e per partito preso, ottenendo come risposta uno specchio riflesso e ingigantito. Senza discussione, senza approfondimento, senza civiltà.

E per di più, con Fedez diventato maître à penser.

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