Non c’è bisogno di sentinelle (in piedi) perché non c’è nulla da difendere

Sono le SIP: le sentinelle in piedi.

Nascono per difendere “l’uomo e la società”.
Citano San Giovanni Paolo II: “Ci alzeremo in piedi ogni volta che la vita umana e’ minacciata!”.
Dicono di non essere un’associazione, né un movimento e di essere apartitiche.
Sostengono di difendere la famiglia nella sua accezione naturale, il diritto di un bambino di avere un padre e una madre e la libertà di poter esprimere questo credo senza limiti legislativi, perché, secondo loro, dicono cose giuste non urtando la sensibilità di nessuno.
Valerio Pece, sul giornale “Tempi” espressione di Comunione e Liberazione, le definisce “libertari coraggiosi” che “sfidano insulti e sputi” assimilandole a eroi cui attribuire onori.

Da tempo ormai organizzano veglie di un’ora sparse per l’Italia.
Ieri in 100 (… anche meno) città italiane hanno messo in scena la loro ennesima protesta, ma, questa volta le sentinelle sono state duramente contestate, sopratutto a Napoli e Torino, dove è stato necessario l’intervento della polizia.
Non era mai successo così e questo va riportato.

Forse, anche in Italia finalmente, le persone stanno capendo che dietro quella compostezza, quella quiete e apparente serenità, quella parvenza di amore per i dogmi e la cultura, si nasconde ben altro: a cominciare dall’ipocrisia nel messaggio che si vuole diffondere.

Perché nessuna libertà di espressione in realtà verrebbe negata, nessun diritto limitato, nessuna famiglia minacciata.
Non c’è la necessità di dover fare propaganda terroristica attorno a temi che nessuno vuole stravolgere.
Casomai si sta parlando di dare diritti a chi non ne ha affatto, di regolamentare la vita di famiglie che già esistono, di dare amore a bambini che altrimenti ne sarebbero privati. Casomai si sta iniziando a discutere con notevole ritardo su tematiche dove l’Europa si è già espressa.

Non c’è bisogno di creare coalizioni a difesa, perché non c’è nulla da difendere.
La religione non c’entra. C’entrano il rispetto e la dignità di ogni essere vivente, e il diritto di ognuno di poter esprimere il proprio potenziale, di potersi realizzare come persona. C’entra la dichiarazione dei diritti dell’uomo, se vogliamo anche noi essere un paese che guarda al futuro, al cambiamento.

Sicuramente si può discutere e dialogare entrando nel merito della fattibilità di ogni singola modifica in materia. Ci sarà chi pensa che l’amore sia la vera famiglia e chi pensa che l’adozione non possa essere estesa a due persone dello stesso sesso. Bene. Allora, che si inizi da qui.
Le persone stanno capendo è che non ha più senso fare quadrato a prescindere e quello che è successo ieri ne è la dimostrazione.
E forse stanno anche capendo che le sentinelle non nascono così per caso… ma sono un canale di comunicazione ben preciso, in difesa, questo sì, di chi i diritti li ha acquisiti da tempo lontanissimo e in nessun modo li vuole condividere con terzi.

Ben altro che misericordia e amore per il prossimo. Semmai un buona dose di sano egoismo e la paura di perdere la propria influenza, il proprio potere e i soldi che gravitano attorno ad essi.

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