Joshua Wong, il 17enne che guida la rivolta di Hong Kong

Da alcuni giorni Hong Kong, una delle metropoli finanziarie più importanti del mondo, è attraversata da una rivolta contro la Cina. La protesta vuole che Pechino garantisca all’ex colonia britannica il mantenimento della democrazia. La rivoluzione degli ombrelli è guidata da un adolescente, Josha Wong, che è il leader del movimento studentesco di Hong Kong.

JOSHUA WONG E LA RIVOLUZIONE DEGLI OMBRELLI – Hong Kong vuole che la Cina rispetti l’accordo che garantisce all’ex colonia britannica il mantenimento della democrazia, nonostante la metropoli finanziaria sia ritornata sotto l’autorità del regime comunista. Il nuovo sistema voluto da Pechino per l’elezione del nuovo governatore di Hong Kong impedirebbe una libera competizione politica dei candidati, e questo ha determinato lo scoppio della rivoluzione degli ombrelli. Decine di migliaia di cittadini, soprattutto giovani, si sono riversate nelle piazze e nella strade della metropoli cinese, una rivolta guidata da un 17enne. Come racconta Der Spiegel, Joshua Wong è il leader del movimento studentesco di Hong Kong, il maggior protagonista della sollevazione popolare contro Pechino. La Cina si trova così a confrontarsi con una sfida imprevista: i giovani in rivolta non sembrano aver timore del regime comunista, particolarmente repressivo contro chi si batte per la libertà. Joshua Wong è stato arrestato lo scorso fine settimane insieme ad altri 74 attivisti, ed è stato trattenuto più a lungo di tutti. Ma subito dopo esser uscito di prigione ha parlato alle TV per chiedere alla Cina di desistere dalle sue intenzioni.

JOSHUA WONG E LA RIVOLTA CONTRO LA CINA – Nonostante la giovanissima età, la leadership di Joshua Wong è stata costruita in un impegno sociale che ormai dura da diversi anni. A 14 anni si è attivato contro la costruzione di una linea ad alta velocità, per poi diventare protagonista del movimento degli studenti che si è schierato contro l’educazione patriottica che la Cina voleva imporre nelle scuole elementari e medie di Hong Kong. Questo progetto suscitò una forte reazione negativa da parte di tutti gli studenti, e la simpatia generata da questa protesta, con una marcia che coinvolse più di 100 mila persone, spinse Pechino a sospendere la riforma scolastica. La nuova rivolta contro le ingerenze della Cina scoppiata nei giorni scorsi ha un evidente tratto giovanile, dove si nota l’influenza di Wong così come dei suoi seguaci. Il leader del movimento studentesco ha dato grande peso all’organizzazione di manifestazioni che sappiano divertire ed affascinare chi partecipa, coinvolti sui social network in modo accattivante. Su Twitter è stato subito generato l’hashtag che ha dato il nome alla rivolta, la rivoluzione degli ombrelli. I ragazzi si proteggono dagli spray della polizia grazie proprio agli ombrelli. Per ostacolare le comunicazioni dei manifestanti Pechino ha sospeso più volte la rete cellulare di Hong Kong. I giovani hanno risposto scaricando in massa una App, FireChat, che permette di scambiarsi messaggi grazie al Bluetooth. Solo domenica si sono registrati 100 mila nuovi utenti di FireChat.

Photocredit: Chris McGrath/Getty Images

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