Alessandro Cecchi Paone si propone come sindaco di Napoli

Alessandro Cecchi Paone rompe gli indugi e «accetta» pubblicamente una candidatura che si dice serpeggiare tra i forzisti partenopei, che lo vorrebbero come campione di Forza Italia per la successione a De Magistris.

 

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LA CANDIDATURA DOPO IL FLOP ALLE EUROPEE – Alessandro Cecchi Paone alle ultime elezioni europee non è andato troppo bene, nella circoscrizione meridionale ha totalizzato solo 16.581 voti, che non gli sono stati sufficienti per conquistare il seggio europeo. Questo non sembra aver scoraggiato alcuni che in Forza Italia lo vedrebbero bene come candidato a sindaco di Napoli e nemmeno sempra aver scoraggiato lui, che in diverse dichiarazioni ai media locali si è detto onorato e pronto a tale impegno, che traduce con quello di fare di Napoli una «grande capitale del Mediterraneo».

NAPOLI CAPITALE – Secondo Cecchi Paone «Circolano voci sul mio nome. Il mio impegno profondo in campo universitario, scientifico, sportivo sta ottenendo riconoscimenti positivi. Molti esponenti della città riconoscono il mio lavoro per Napoli e per la Campania. Per adesso prendo questa ipotesi come riconoscimento per il mio lavoro», ma sostanzialmente la conclusione è che si propone come candidato: «L’ultima parola spetterà a Berlusconi. Ma io sono pronto».

CECCHI PAONE CONTRO DE MAGISTRIS – Il noto giornalista, da sempre vicino alle posizioni del premier, dice di De Magistris che «C’è una chiara contraddizione nel suo comportamento. Lui che si è candidato come espressione di quella magistratura che voleva correggere la politica, diventa oggi, lui stesso nemico della stessa magistratura» e che quindi «deve dimettersi per coerenza senza attendere il provvedimento del Prefetto».

LA CARRIERA DI CECCHI PAONE Alessandro Cecchi Paone, romano, 53 anni, è noto per essere un conduttore televisivo e giornalista, attivo soprattutto nella divulgazione scientifica e culturale, anche se negli ultimi anni ha lavorato anche in trasmissioni di intrattenimento. Bisessuale, dichiarato, è stato legato a lungo al Partito Repubbblicano per poi passare a Forza Italia. Di recente ha fatto notizia anche per aver salvato dal fallimento la squadra principale di Positano, il San Vito Positano, rilevando la società.

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