Milano, gli sportelli Tari a rischio sciopero

Milano è alle prese con il caos Tari. Il nuovo ufficio Riscossione imposte del Comune in Via Larga nelle prime due settimane di apertura è stato preso d’assalto da circa quattromila persone a settimana, un numero doppio rispetto alle duemila persone inizialmente previste. L’ufficio è nato per aiutare i cittadini a orientarsi tra le scadenze di pagamento delle tasse comunali ma i 47 dipendenti si trovano a fronteggiare moduli, richieste e lamentele che non hanno nulla a che vedere con le loro competenze. Per questo i lavoratori chiedono un incontro con il Sindaco, dichiarandosi pronti anche allo sciopero.

(Gettyimages)
(Gettyimages)

IL LAMENTO DEGLI IMPIEGATI – Repubblica ha raccolto le voci degli impiegati addetti ai 36 «punti telematici di ricezione del cittadino». Annamaria Mitti, funzionario del settore Funzione pubblica per Cgil, ha spiegato che per i dipendenti comunali la situazione si è fatta difficile a causa della «quasi totale mancanza di formazione ricevuta, l’eccessivo afflusso di pubblico nelle ore della mattina, la carenza delle uscite di sicurezza, l’eccessiva vicinanza delle postazioni e la cattiva informazione data dal Comune ai cittadini, che si presentano nel nuovo ufficio per le questioni più bizzarre». A questo proposito la Camera del lavoro la scorsa settimana ha convocare in assemblea i lavoratori per stendere un documento da presentare al Comune.

 

LEGGI ANCHE: Universitari fuorisede in un garage per 8 euro a notte

 

LE SCADENZE FISCALI A MILANO – Un impiegato ha aggiunto che allo sportello si è presentata gente con bollettini Tarsu del 2010, vecchie cartelle esattoriali di Equitalia e con multe automobilistiche mai pagate. E dire che l’ufficio è nato per dare una mano ai milanesi alle prese con le scadenze fiscali di questo autunno. Il 16 settembre scorso è scaduto il termine per l’acconto della Tari, la tassa sui rifiuti che ha sostituito la Tares, per cui il Comune ha inviato a casa dei milanesi 450mila moduli di pagamento. Entro il 16 ottobre si dovrà versare il conguaglio Tares 2013 e si dovrà versare l’acconto della Tasi, la nuova tassa per la prima casa. È fissata per il 30 novembre la scadenza del saldo Tari. E il 16 dicembre si dovrà saldare la Tasi.

«UN NORMALE PERIODO DI RODAGGIO» – La giungla di date ha causato l’emergenza, aggravata dal fatto che l’ufficio, secondo le indicazioni di Palazzo Marino, riceve solo su appuntamento da fissare al telefono attraverso il numero unico 02.02.02. Per l’assessore al Personale Chiara Bisconti questo problema è dovuto alla necessità di cambiare ritmi a causa di un nuovo approccio da parte della città: «La riscossione diretta delle imposte da parte del Comune, introdotta solo quest’anno, è un cambiamento epocale ed è normale che necessiti di rodaggio».

UN UFFICIO TECNOLOGICO – L’assessore entra poi nello specifico della questione: «quanto alla presunta mancanza di formazione, bisogna ricordare che ognuno dei 47 dipendenti ha partecipato a una settimana di corso sul funzionamento delle nuove imposte, oltre a una giornata dedicata ai rapporti con il pubblico». Relativamente alla possibilità dell’ufficio di sostenere la mole di lavoro, secondo l’assessore «si possono immaginare migliorie tecniche, ma la struttura è all’avanguardia, a partire dalla dotazione tecnologica».

NON SONO PREVISTI NUOVI INGRESSI – Il Comune cerca comunque di scongiurare uno sciopero in autunno, sciopero che di fatto bloccherebbe la macchina esattoriale. Palazzo Marino ha annunciato che incontrerà i sindacati «fino a quando non sarà individuata una soluzione» anche se al momento vengono esclusi rafforzamenti nell’organico: «Siamo una delle poche amministrazioni pubbliche che continua ad assumere e proprio in quell’ufficio sono già stati inseriti lavoratori con contratti a termine». (Photocredit copertina Christopher Furlong/Getty Images)

Share this article