Come fa una persona quando non ha più soldi?

Una questione che dovrebbe tormentarci seriamente

L’altro giorno mio figlio mi ha chiesto: come fa una persona quando non ha più soldi? Appunto, come fa? Ci ho pensato a lungo, non ho trovato alcuna risposta attendibile né tantomeno esauriente. Mi sono detta che sono davvero una persona dalle poche risorse se non so cosa dire di fronte a una domanda così semplice. Mio figlio avrà pensato che sono una stupida o che non ho mai avuto un problema in vita mia o magari che non ho mai dovuto affrontare stati di penuria di mezzi o di improvvisa diminuzione delle risorse economiche. Invece non è affatto così, ma effettivamente non ricordo di aver mai finito del tutto i soldi, senza la possibilità di guadagnarne altri.

ACQUA IN CASA – Non ho mai nemmeno valutato tale ipotesi nella fantasia né mi è mai sembrata una strada prossima né una minaccia incombente, quella dell’indigenza. La povertà mi è passata vicino molte volte, ma l’ho sempre ritenuta come uno stato in un certo modo lontano dal mio essere, dalle persone che amo e da me. Un’esperienza che hanno molti di noi, credo, che proveniamo da un periodo e da una società che non avrebbe mai immaginato (e forse ancora non immagina) di trovarsi all’alba di uno sfacelo, che non aveva in vista grandi rivolgimenti sociali e che, come si dice dalle mie parti, non aveva l’acqua in casa. Vengo insomma da un mondo appiattito che non metteva in discussione il proprio benessere presente e futuro, che dava per scontato che la generazione a venire avrebbe avuto sorti migliori della generazione precedente. È tempo di cambiare prospettiva, di immedesimarsi in ciò che non abbiamo ancora conosciuto se non per interposta persona. La domanda di mio figlio mi ha aperto gli occhi da un lungo sonno.

METROPOLIS – E se lui finisse un giorno per trovarsi senza più soldi? Come faccio a insegnargli come fare se finiscono i soldi? Come faccio a spiegargli che un domani non troppo lontano potrebbe non potersi più permettere ciò che la nostra famiglia si permette adesso? Non parlo di lussi, parlo di cose normali che hanno tutte le famiglie dei suoi amici e compagni di scuola e che presto potrebbero cambiare definizione, e diventare da “cose normali che hanno tutti” a “lussi”, appunto. Come fa una persona quando non ha più soldi? Questa domanda mi ha spaventato, perché mi ha aiutato a focalizzare e a rendere tangibile a me stessa il concetto di carestia. Crisi alla fine è una parola più rassicurante, che evoca un calo di produzione che avviene in una lontana fabbrica di Metropolis e non ci tocca più di tanto. Carestia è non avere l’essenziale, carestia è fame.

SGRETOLAMENTO – Stamattina ho incontrato una persona che conosco. Ha perso il lavoro, il marito è in cassa integrazione, hanno una bambina in quinta elementare. Da mesi non hanno più i soldi per pagare l’affitto e il padrone di casa finora ha avuto pazienza, ma fino a quando ne avrà? Stanno finendo i soldi per il cibo. Questo accade in Brianza, e questa donna è solo l’ultima delle persone che nell’ultimo anno mi hanno detto cose analoghe. Vi ricordate cosa diceva Tremonti? “Finché c’è Brianza c’è speranza”. La Brianza sta finendo, la vedo ogni giorno sgretolarsi un po’ di più, come l’Italia, alla quale è disperatamente unita come mai prima d’ora. Non so come uscirà da un altro anno come questo, da questa stasi senza sbocchi, da questo procrastinare ogni cosa sperando che la situazione cambi all’improvviso. E dopo? Cosa succederà ai nostri figli? Come fa una persona quando non ha più soldi?

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