Isis, Obama inizia gli attacchi

Isis, Obama inizia la “fase due” della sua azione contro il Califfato dello Stato Islamico di Siria e Iraq del Levante: su richiesta delle forze armate irachene, dicono le fonti internazionali, nelle scorse ore la forza aerea americana ha attaccato obiettivi militari delle truppe dell’Isis a sud di Baghdad. Comincia così “l’azione estesa” delle forze aeree americane al cuore delle forze del Califfato.

ISIS, INIZIA L’AZIONE MILITARE – Secondo Al Jazeera “i Jet americani hanno bombardato i combattenti di Isis a sud di Baghdad che hanno attaccato i soldati iracheni, nella prima espansione della campagna contro il gruppo armato. Il comando centrale americano martedì ha affermato che l’attacco è stato lanciato dopo la richiesta di assistenza delle forze irachene”. Altri attacchi sono stati condotti sempre nelle prime ore di oggi nella regione del monte Sinjar: “In totale, gli attacchi hanno distrutto sei veicoli di Isis presso il Sinhar e una postazione di combattimento a sudovest di Baghdad”; si tratta dei primi attacchi da parte americana non esplicitamente partiti per difendere “personale e forze americane”.  Ieri è stato il vertice di Parigi a chiarire i primi punti fermi nella strategia della coalizione anti-Isis: “Combatteremo l’Isis con ogni mezzo necessario”, hanno detto i leader dei paesi della coalizione, anche se sempre Al Jazeera fa presente che “le dichiarazioni dei leader non sono state specifiche riguardo l’azione militare. Ciò che è veramente cruciale è capire non chi effettuerà gli attacchi aerei, ma chi fornirà aiuto finanziario e militare”.

LE SPESE DELLA COALIZIONE – Della coalizione fanno parte anche 10 paesi arabi fra cui l’Arabia Saudita e il Qatar – per lungo tempo finanziatori di forze estremiste – ma non l’Iran,  che per ora ha declinato l’idea di aiutare direttamente gli Stati Uniti “che hanno le mani sporche di sangue”. Secondo il Dipartimento di Stato, la porta per l’Iran rimane aperta: “Sarebbe una occasione unica per Teheran di fare causa comune con gli Stati Uniti contro il suo principale avversario in Medio Oriente”.Intanto, scrive il Washington Post, al Congresso le forze politiche americane si stanno attrezzando per garantire “un passaggio rapido del finanziamento chiesto da Obama a Capitol Hill”. Democratici e Repubblicani stanno concordando “un’autorizzazione di breve termine” per le prime spese dell’azione militare grazie ad un emendamento alla norma che finanzia le agenzie federali; per l’ok alle misure su larga scala e nel medio periodo, bisognerà aspettare le elezioni di medio termine che si terranno il prossimo 4 novembre.

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